San Marino: nel comunicato del Kennel Club solo tentativi di evitare responsabilità e rimborsi…..di www.tipresentoilcane.com

Stavolta non scrivo come “Redazione”, ma con nome e cognome miei, prendendomi tutte le responsabilità di quello che dico: anzi, che non riuscirei neanche a dire, perché leggendo il comunicato del Kennel Club di San Marino sono rimasta veramente senza parole.
Ecco il testo integrale, copincollato da Canitalia, sito sul quale è apparso (in tre lingue):

KENNEL CLUB SAN MARINO – Comunicato

Facendo seguito ai fatti avvenuti nella giornata di sabato 28/05/11, il Kennel Club di San Marino comunica che la manifestazione non svolta è stata rinviata a data da definire, al fine di tutelare la salute delle persone e dei cani presenti sul posto. Si precisa che la decisione è maturata in seguito a due decessi di cani, avvenuti fuori dall’area espositiva, per i quali l’organizzatore non ha alcuna responsabilità.
Le quote d’iscrizione versate dagli espositori risultanti a catalogo per le due giornate di sabato 28/05 e domenica 29/05 saranno mantenute valide per il prosieguo della manifestazione nelle date che verranno successivamente comunicate.

PUNTO.
Basta.
Finito lì.

Ovvero:

a) ci pariamo il didietro declinando ogni responsabilità perché i cani sono morti “fuori dall’area espositiva” .
Ma come? Non erano cani arrivati apposta PER l’esposizione? Se fossero rimasti a casa loro sarebbero ancora vivi e vegeti! Cosa importa il preciso centimetro quadrato nel quale sono caduti agonizzanti, ammesso e non concesso (in realtà io non lo so) che fosse “fuori dall’area espositiva”?
Erano lì perché c’era un’Esposizione canina, la VOSTRA Esposizione canina internazionale, svolta nel luogo in cui da MESI stava imperversando un pazzo killer di cani. E voi lo sapevate, tant’è vero che avete distribuito volantini per mettere in guardia gli espositori.
Ma mandarli prima, i volantini, a casa degli iscritti?
Bastava dire:  “Signori, qui c’è un pazzo che mette in giro bocconi avvelenati: se volete venite pure, ma a rischio e pericolo dei vostri cani (e, se ve li portate, anche dei vostri bambini). Se non vi sembra il caso di rischiare, fateci un fischio: e se la maggioranza preferisce così, spostiamo la sede dell’expo oppure la rimandiamo a una data successiva all’arresto del killer, se lo prendono”.
Era tanto difficile?

b) ci preoccupiamo solo dei soldi che abbiamo già incassato e non intendiamo restituire: li teniamo buoni come iscrizione per un’ipotetica altra data, nella quale ancora una volta NON si fa alcun riferimento al pazzo killer.
Non è che dicano “la rifacciamo se le Forze dell’Ordine riescono a identificare ed arrestare il pazzo”. No, “la rifacciamo in data da destinarsi”. Punto.
E se non lo prendono? Se quello è ancora in giro?
Chi pensate che porti i suoi cani in casa di un serial killer?
Ovviamente per voi non sarà un problema, suppongo.   “L’iscrizione ce l’avete pagata, se non volete venire son cavoli vostri”.
Cari signori del Kennel Club: io a San Marino sono venuta solo due volte, e secoli or sono.
Ricordavo una bella expo, curata, ben organizzata.
Presumo (anzi, spero) che a gestire il KC non ci siano le stesse persone dei “miei tempi”  (leggi: più di vent’anni fa): ma se per caso  fosse  così, mi verrebbe il nervoso retroattivo per avervi portato dei soldi.
Guardate, mi girano pure le scatole per essere venuta a correre una gara automobilistica da voi.
Mi girano le scatole per ogni volta che sono venuta a San Marino e ho aperto il portafogli. Perché un comunicato di questo tenore fa ribollire il sangue a trecentosessanta gradi. Fa diventare antipatica tutta la Repubblica, compresi i poveracci che non c’entrano niente.
Dopo questo ribollimento, mi calmo un po’ e cerco di pensare che non è giusto fare di tutta l’erba un fascio. San Marino sarà sicuramente piena zeppa di splendide persone. Però a San Marino abita anche un killer di cani che nessuno, finora, sembra essersi preoccupato di prendere (tanto “son solo cani”, no? Vorrei vedere come vi sareste comportati se avesse ammazzato delle persone);  e ci state voi signori del Kennel Club, che non avete avuto neanche la minima educazione – non mi spingo a dire “il cuore” – di dedicare UNA lurida parola di questo comunicato ai cani morti e soprattutto ai loro disperati proprietari.
Né a coloro che hanno rischiato, né a quelli che si sono spaventati a morte. E neppure a quelli che, stando a chilometri di distanza, come la sottoscritta, hanno passato due giorni a pensare ininterrottamente a quei cani, a soffrire per quella fine ingiusta e assurda, a immedesimarsi in quei proprietari che pensavano di passare una giornata serena e si sono trovati in un incubo.
Non si pretendevano neanche delle SC– USE: abbiamo capito benissimo che cercate di sfrucugliarvi ogni responsabilità.
Ma dire “mi dispiace” non equivaleva ad alcuna ammissione di colpa: sarebbe stato semplicemente il segno che eravate dei CINOFILI.
O magari anche solo persone dotate di un minimo di sentimenti.
Non avendo scritto una riga, non  una sola parola di rammarico o di solidarietà, vi siete autodefiniti come persone a cui, dei cani, non importa un fico secco. Altro che “27 anni di cinofilia”.
La cinofilia è un’altra cosa. Significa “amore per il cane”, non “amore per le tasse di iscrizione”.
E c’è una sola cosa che riesco a dirvi, dopo aver letto quel comunicato: vergognatevi.

San Marino: nel comunicato del Kennel Club solo tentativi di evitare responsabilità e rimborsi