San Marino. Nel mirino dell’Iran: “Investitori iraniani avrebbero manifestato la propria disponibilità a immettere bancali di banconote da 500 euro nel sistema sammarinese in cambio di passaporti diplomatici”

Da che lunedì si è aperta la sessione consiliare di luglio, abbiamo toccato con mano quanto Segretari di Stato ed esponenti della maggioranza amino recitare e ripetere ciascuno il proprio ritornello e quanto di contro siano allergici ad andare al cuore delle questioni. Noi siamo stati abituati in quasi tre anni di legislatura a non avere mai alcuna risposta alle nostre domande. Dalle parti del Congresso di Stato la pensano evidentemente come Nixon “La stampa non è un nemico, è il nemico”. Dal canto nostro non ci accontentiamo dei ritornelli o di ribattere i comunicati con cui questa maggioranza è abituata ad innalzare peana al proprio operato. Dice infatti il segretario Guidi che San Marino ha gli anticorpi necessari per respingere chi vede nella Repubblica un luogo dove magari poter riciclare denaro. E dice anche che tali antidoti sono i presidi e le persone che lavorano a questo fine giorno e notte. Come vorremmo credere al Segretario Guidi e non alle carte del Tribunale dalle quali emerge invece che, non in un’altra legislatura ma in questa, un direttore di Bcsm chiedeva di soprassedere alla verifica di fondi provenienti dall’Arabia Saudita, visti anche i rischi legati a quel Paese, di un facoltoso investitore intenzionato a comperare banca Cis ‘perché un giornale scrive una cosa e un altro ne scrive una diversa’. Affermazioni che danno la misura di quanto l’attenzione debba rimanere alta e il problema non vada preso alla leggera o sminuito come spesso si è tentato di fare. Un monito ribadito ieri dal capogruppo di Rete Gian Matteo Zeppa nel suo intervento in comma comunicazioni dove l’esponente del movimento civico ha lasciato intendere che di fronte alla necessità reale di fare squadra e collaborare, staremmo piuttosto vivendo una stagione di collaborazione di facciata.
“La collaborazione – ha rimarcato – è stata dettata dall’emergenza per la necessità dello Stato di non potersi permettere il fallimento di un altro istituto. Collaborazione che era stata negata per due anni e mezzo. Dunque è una presa in giro dire che è iniziata una nuova fase. La collaborazione la vogliamo anche adesso e la si dovrebbe dimostrare dando all’opposizione la possibilità di nominare due membri del cda di Carisp. Io ho posto una domanda al Segretario Guidi che dice che dobbiamo fare sacrifici e che dovremo andare a chiedere un finanziamento estero. Anche qui la collaborazione vorremmo fosse piena mentre nessuno sa con chi si sta parlando. Con il Fondo Monetario Internazionale? Con la Federazione Russa? Il percorso con la Ue ha come finalità quello di rivolgersi alla Bce? Oppure il pensiero è rivolto al mondo arabo? Qualcuno è andato pure in America. Attorno a questo tema vige un grande riserbo e nessuna collaborazione. Si sta addirittura parlando in maniera molto insistente di investitori provenienti da quell’Iran oggi al centro di interessi mondiali in contrasto tra loro, dove da un lato gli Stati Uniti vorrebbero denuclearizzare il Paese e dall’altro l’Ue è chiaramente interessata a possibili collaborazioni di tipo economico. A fronte di tali notizie e di segnalazioni, ho fatto a mia volta una segnalazione perché investitori iraniani avrebbero manifestato la propria disponibilità a immettere bancali di banconote da 500 euro nel sistema sammarinese in cambio di passaporti diplomatici per sé e per persone da essi indicate. Tali persone sarebbero state audite all’interno di alcune segreterie perché la loro merce di scambio è appunto il passaporto diplomatico a vita”. Questo episodio, che sembrerebbe essere stato segnalato in tempo, mette in luce la vulnerabilità di tutto il sistema. “Non siamo sconosciuti nel mondo – ha ribadito Zeppa – ma ormai si è sparsa la voce che siamo alla disperata ricerca di liquidità”. Infine rivolto alla Guidi: “Segretario lei in televisione ha detto che il mondo è pieno di liquidità. Avete il dovere di essere chiari. Il rischio è essere fagocitati da chi qui verrebbe a riciclare denaro”.

Repubblica Sm