San Marino. Nel nuovo progetto per mandare la Dc all’opposizione non c’è posto per Ap
Dopo lo strappo nel Psd e le dimissioni del Segretario politico, la parte dei “dem” dissidenti sta portando avanti un grande lavorio, culminato nella proposta lanciata ieri di allearsi tutti contro la Dc. Il problema però, è cosa si intende per “tutti”. A quanto pare infatti l’idea prevedrebbe una nuova “grande ammucchiata”, tagliando però fuori Repubblica futura. La coalizione che potrebbe vedere la luce, dunque, sarebbe composta da fuoriusciti democratici del Psd, Sinistra Unita, LabDem, Civico 10, Rete e Movimento Democratico San Marino Insieme. Tutti o quasi i soggetti appena nominati, avrebbero posto il veto su Ap e Upr che in questo modo rimarrebbero fuori dalle coalizioni principali e sarebbero destinati a sparire. Un progetto politicamente molto interessante, che potrebbe realmente tentare di vincere le elezioni. Se non fosse che ai tempi del tavolo riformista, furono proprio i democratici del Psd a porre il veto su Lazzari e soci per non creare problemi a Sinistra Unita. Quella stessa Sinistra Unita che non ha mai digerito lo strappo di Lazzari. Resta proprio da capire se Rete e Lazzari potranno digerire questi “giochi” da vecchia politica. Il dato che emerge comunque è che la decisione del Psd di virare verso la Dc ha sparigliato le carte, mettendo a nudo la disperazione – politicamente parlando – di chi oggi rischia di essere tagliato fuori persino da un ipotetico ballottaggio. Emerge altresì la mancanza di un progetto vero per San Marino, visto che i fuoriusciti del Psd che fino a ieri hanno sostenuto Ap e Upr, oggi sarebbero pronti a mollarli. Marco Gatti la sua l’ha già detta: “Hanno gettato la maschera, questa è la vecchia politica”.
La Tribuna.sm