Piu? che le fotocopie, nel plesso del liceo di San Marino a fare andare su tutte le furie insegnanti e alunni sono le condizioni stesse dello stabile. Non una questione di lana caprina, che al contrario ha un nesso diretto sia con la salute dei ragazzi, che sulla qualita? dell’insegnamento, ma anche con i costi dello Stato.
“Provate voi a studiare con gli spifferi di freddo” ci racconta una alunna da noi contattata. Problema confermato dagli stessi insegnanti, che vanno anche oltre: “Quando piove entra l’acqua. Le finestre sono ormai fradice. E dove non entra l’acqua, entrano gli spifferi di freddo. Chi si trova vicino alla finestra in certi giorni rischia persino di ammalarsi”.
Una storia che ha dell’incredibile. Ma come e? possibile che non siano ancora stati presi provvedimenti in merito? “Lo chiediamo noi a lei – spiega ancora un insegnante -.
A quanto ne sappiamo erano stati stanziati migliaia di euro, circa 250 mila, perche? le finestre sono tante e l’intervento consistente. C’era il progetto, si doveva partire, poi tutto si e? fermato. Pare che siano in attesa della nascita del nuovo polo scolastico a Fonte dell’Ovo. E intanto noi rimaniamo cosi?, con grossi problemi. Eppure si tratta di una motivazione che non regge: ammesso e non concesso che ci trasferiremo, chi andra? ad occupare questa struttura, pare l’Universita?, non potra? certo rimanere con le finestre in queste condizioni”. Senza contare che un ambiente pieno di spifferi e? piu? costoso da riscaldare. “Beh, se vogliamo parlare di costi – spiega ancora l’insegnante – mi faccia dire che abbiamo un ambiente troppo piccolo per ospitare i nostri alunni e le attivita? annesse. Per andare in palestra ci si deve trasferire a Fonte dell’Ovo con costi enormi a carico dello Stato.
Senza contare i problemi legati ai trasferimenti, vedi possibili incidenti e infortuni oppure la possibilita? di ammalarsi visto che si deve passare da un ambiente all’altro. C’e? il tempo che si perde. I problemi sono tanti e? ora di cominciare a parlare di cose serie ed investire dove davvero serve”. Sulla stessa linea gli alunni: “E’ incredibile studiare con l’acqua che entra in classe, assistiamo spesso a scene comiche, con insegnanti che devono mettere pezze per evitare problemi e via dicendo”.
Cosi? il segretario all’istruzione Giuseppe Morganti: “Confermo che l’intervento non sia andato a buon fine. Le posso tuttavia anticipare che domattina avremo un incontro con i tecnici del territorio proprio per l’avvio del bando internazionale per il progetto del polo scolastico. Con la stessa onesta? devo anche dire che ci vorranno un paio di anni prima di realizzarlo, dunque questo potrebbe non essere l’unico inverno che dovra? affrontare il liceo in tale situazione. Certamente stiamo ragionando su un possibile intervento, anche perche? effettivamente anche chi andra? in futuro ad occupare i locali del liceo non potra? trovarsi in queste condizioni. Parliamo comunque di lavori dal costo ingente: solo la prima parte, quella relativa alla parte piu? esposta a nord e alle intemperie, costa 250 mila euro. In totale ce ne vogliono circa 450 mila. Il Territorio ha avuto evidentemente le proprie ragioni. Vedremo comunque” conclude Morganti.
David Oddone, La Tribuna