Sarà stata una svista, oppure una decisione ponderata? Difficile a dirsi, fatto sta che nella delibera del Congresso di stato, la numero 14 dell’11 febbraio 2009, in cui si nominano i rappresentanti sammarinesi all’interno delle istituzioni finanziarie in cui partecipa San Marino, non compare alcun esponente di Banca Centrale, o meglio uno c’è: il presidente che però al momento non è stato ancora nominato.
Al fondo Monetario Internazionale (Fmi), la massima organizzazione mondiale in materia, sono stati nominati -come da prassi- il segretario di stato alle Finanze, in questo caso Gabriele Gatti, e invece di un membro di BCSM è stata indicata Savina Zafferani, funzionario della segreteria agli Esteri. Una scelta che si scontra con lo statuto di Banca Centrale che all’articolo 47, comma 2, sottolinea come: accanto ai membri di del Congresso, Banca Centrale partecipi con un suo esponente. Rappresenteranno invece la Repubblica all’interno della Banca Mondiale, il segretario di stato all’Industria, Marco Arzilli, e il presidente di BCSM che, come si diceva, al momento non c’è. (…)
La Voce di Romagna