San Marino neutrale ma armata fino ai denti. Un’inchiesta del giornalista sammarinese Jeffrey Zani pubblicata su Vice di novembre svela i dati del censimento delle armi da fuoco sul Titano.

La Repubblica delle armiPresenti in territorio circa 20.000 armi, la maggior parte in mano ai collezionisti.

San Marino, una repubblica neutrale da secoli ma armata fino ai denti. E? questa la fotografia del nostro paese che emerge dai dati sul censimento delle armi da fuoco pubblicate su Vice di novembre.

Nel lungo servizio, il giornalista sammarinese Jeffrey Zani snocciola i dati provenienti dall’Ufficio armi della Gendarmeria che dal settembre 2014 si sta occupando del censimento. Secondo i militari ad ottobre 2015 le armi censite erano 14.000 con una stima di 20.000 per il termine dell’anno. Si tratta dunque, ricostruisce il giornalista, di una montagna di fucili e pistole, sufficienti “ad armare circa il 60 percento della popolazione, quota che sfiora il 75 percento se si considerano solo i maggiorenni”.

Numeri da record nel vecchio continente se si pensa che secondo i dati del 2013 della Commissione europea, il paese dell’Ue piu? armato e? la Finlandia, dove ci sono 45,3 armi da fuoco ogni 100 abitanti, seguita da Svezia (31,6%) e Francia (31,2%). L’Italia e? a meta? classifica con l’11,9%.

“La decisione di procedere con la conta delle armi da fuoco – riporta l’articolo – e? nata sulla scia delle ultime normative sul tema approvate a San Marino raccogliendo le segnalazioni delle autorita? italiane, e quanto emerge sarebbe necessario per avere il polso della situazione, conoscere l’entita? del fenomeno e permettere alla gendarmeria di adottare i provvedimenti necessari per eliminare eventuali distorsioni”.

A fronte di un numero cosi? elevato di strumenti potenzialmente mortali si registra pero? “la quasi assenza di effetti collaterali diretti”. Gli omicidi infatti sono stati cinque dal 1972, uno solo negli ultimi 13 anni, “tutti dovuti a dinamiche familiari – scrive ancora Zani – nelle quali la peggio l’hanno avuta persone di sesso femminile”.

L’approfondimento di Vice ricorda poi che sul Titano ci sono due modi per detenere legalmente armi da fuoco: avere una licenza di caccia, oppure avere un porto d’armi per uso sportivo. Secondo i dati della Gendarmerie entrambe le categorie dal 1972 ad oggi contano 5.500 permessi.

Come e? possibile dunque arrivare a 20.000 arnesi? La risposta e? il collezionismo. Il giornalista spiega di aver contattato telefonicamente per una intervista “il piu? fornito collezionista del Titano” che pur rifiutando di parlare ammette di possedere “piu? o meno 3.000 armi di cui 600 nel garage di casa, alcune delle quali risalenti al diciottesimo secolo”.

Chi invece ha deciso di parlare e? il conte Gaetano Manzoni Borghesi “che circa un anno e mezzo fa ha chiuso il suo Museo delle armi moderne con oltre 2.000 esemplari costruiti dagli inizi del ventesimo secolo ai tempi piu? recenti”. Per lo piu? si tratta di armi smilitarizzate e quindi senza possibilita? di sparo. Inoltre il proprietario le ha portate via da San Marino trasportandole in Lombardia.

La passione dei sammarinesi per le armi e? riscontrabile anche nello sport. Il Titano infatti a discapito delle minuscole dimen- sioni e? una superpotenza nel Tiro a volo. Il giornalista incontra Alessandra Perilli a pochi giorni dal suo straordinario successo nella coppa del mondo di Trap femminile. Alla domanda se le armi non le abbiamo mai fatto un po’ di paura l’atleta risponde di no. “E? una questione di fiducia nei confronti di chi le ha in mano”.

Spazio poi a Fabio Temeroli

“un collezionista di mezzi bellici costruiti prima del 1945” con base a Torraccia, poco distante dall’a- viosuperficie. L’uomo “che dal lunedi? al venerdi? fa il dentista” ha 30 mezzi a due, tre, quattro e sei ruote. Oltre a qualche cingolato”. Tanto basta a indicarlo come “il piu? fornito collezionista della penisola, tanto che a Cinecitta? – scrive ancora Zani – il suo nome

e il suo numero di telefono sono appuntati su piu? di una rubrica”. I suoi mezzi hanno infatti preso parte a numerose pellicole come Baciami piccina, e la miniserie Al di la? delle frontiere.

L’articolo si conclude con l’in- tervista di uno dei tanti politici sammarinesi che non hanno
mai nascosto la propria simpatia per le armi, in particolare da caccia. Si tratta del consigliere di Liberamente San Marino Federico Pedini Amati, anche ex Capitano Reggente. “Durante la stagione – rivela al giornalista – mi concedo una battuta almeno una volta

a settimana, mi da? un senso di

liberta? unico, altrimenti non mi sveglierei alle quattro di mattina con il freddo e con la pioggia”. Pe- dini Amati spiega di avere quattro fucili e di avere la licenza di caccia fin dai 18 anni.

“Dei 60 consiglieri – ragiona – circa dieci sono cacciatori,

mentre nel 2006, quando sono entrato, eravamo una trentina, cioe? meta? assemblea”. Tra questi anche Gabriele Gatti che il 17 ottobre del 2015 venne arrestato proprio mentre stava uscendo di casa per andare a caccia.

Davide Giardi, La Tribuna