Leggiamo con grande divertimento il comunicato stampa di domenica 19 gennaio di Repubblica Futura, che, a giudicare dallo stile, porta la firma inconfondibile di Nicola.
Dovrebbe conoscerci bene, anzi benissimo. Noi di GiornaleSM non ci sogniamo nemmeno di spargere menzogne su Repubblica Futura, perché, purtroppo per loro, non ce n’è bisogno: tutto ciò che riportiamo è rigorosamente vero e supportato da documenti. Sono loro, invece, che hanno accusato persone innocenti con falsità, come nel caso del Segretario Matteo Ciacci, finendo inevitabilmente al centro della nostra satira e ribattezzati come Repubblica Fake! Oppure, come nella battaglia palesemente persa contro il Segretario Federico Pedini Amati.
A differenza delle loro chiacchiere, i fatti parlano chiaro. Prendiamo, ad esempio, il loro leader un po’ ammaccato e inconcludente, Nicola: lo stesso che non smentiva né confermava i messaggini con il Marino Grandoni durante una testimonianza giurata in tribunale o che, come emerso dai tabulati della polizia giudiziaria in un procedimento penale, intratteneva telefonate o messaggini con il giudice Alberto Buriani. Quest’ultimo, ricordiamolo, è stato condannato in primo grado per tentata concussione e abuso di autorità, con una pena di 4 anni di reclusione e 5 anni di interdizione dai pubblici uffici.
Eh sì, non è colpa nostra se anche altri componenti di Repubblica Futura avevano legami con lo stesso giudice: evidentemente erano o forse sono ancora in sintonia.
Come non è colpa nostra se, durante il governo Adesso.SM, con Nicola agli Esteri, si è collezionato un buco fatto dalla Cricca di oltre un miliardo di euro nelle casse dello Stato, soldi che, alla fine, saranno tutti i sammarinesi a pagare.
Questi sono fatti, cari signori, non opinioni e, tanto meno, menzogne o diffamazioni come quelle che spesso arrivano dalle vostre parti nei nostri confronti.
Non è neanche colpa nostra se Repubblica Futura non riesce (o forse non vuole) distinguere il concetto di testata editoriale da un sito di informazioni, come GiornaleSM. È palese che non esista, infatti, alcuna testata registrata con questo nome, come peraltro dichiarato dall’Autorità dell’Informazione, e sarebbe bastato un minimo di conoscenza delle norme per evitarvi questa figuraccia, che pare vogliate ancora fare, prendendo in giro i sammarinesi nel reiterarla.
Oppure, forse, hanno dimenticato persino la pessima legge Lonfernini sull’informazione, nonostante Nicola abbia contribuito a presentare quell’emendamento. Ah sì, proprio quello che estendeva il controllo dell’Autorità Garante dell’Informazione a quel migliaio di siti esteri che parlano “ricorsivamente” di San Marino, ma che si è “dimenticato”, nella foga di colpirci, di considerare articoli dirimenti della legge, come il 28 e il 13, che di fatto rendevano quei siti non sanzionabili.
Un pasticcio clamoroso, come al solito!
E che dire del completo disastro di Nicola come leader?
Con la bava alla bocca, proclami pomposi e una sequela di falsità, è riuscito nell’impresa titanica di portare Repubblica Futura all’opposizione per ben due elezioni di fila.
Peggio di così non poteva fare nessuno! neppure il politico più scarso.
Insomma, un fallimento politico sonoro.
Forse, Nicola, è arrivato il momento di cambiare: torna a goderti i tuoi lauti pranzi, magari servito dal maggiordomo, e concentrati sulla cattedra da professore. Magari lì riesci a cavartela meglio.
Per la politica, ahinoi, pare proprio non essere tagliato. L’arroganza, la presunzione e la cattiveria non premiano.
Marco Severini – direttore GiornaleSM