Sono decine le telefonate arrivate all’Ufficio del Dipartimento istruzione e alle stesse scuole di genitori che si informavano sulla prassi di accesso alle scuole sammarinesi e sull’obbligo o meno di vaccinazione per quanto riguarda la frequenza. L’interesse delle famiglie che non intendono sottoporre i propri figli alla vaccinazione resa obbligatoria dallo Stato italiano non è a caso per quanto concerne il Titano: infatti nella Città-Stato i vaccini non sono un obbligo, anche se chi non li fa deve fare un’assicurazione. Ma, a quanto sembra, l’antica Repubblica non intende dar seguito alle richieste per alcuni motivi che vengono ritenuti fondamentali: il primo è che la capacità ricettiva delle scuole sammarinesi (che sono solo pubbliche, non esistono quelle private) è piuttosto limitato, secondo che esiste una prassi che determina l’accoglienza di alunni e studenti da parte di quei genitori che, non essendo residenti in Repubblica, presentano una motivazione molto precisa, come il fatto di lavorare dentro i confini del Titano, avere parenti sammarinesi o vivere molto vicino al confine. Il Resto del Carlino.
