San Marino. Nomine, “patata bollente” per il Pdcs: due candidati per una “poltrona”. Crescono le quotazioni di Manuel Ciavatta per la Sanità. Nuove tensioni fra Lonfernini e la DC … di Enrico Lazzari

C’è, anzi ci sarebbe, “maretta” in Via delle Scalette. Tensioni, come “riecheggia” nei corridoi della politica, alimentate dalla decisione assunta dal gruppo dirigente e, quindi, formalizzata in Aula dal Capogruppo, Francesco Mussoni, di sopprassedere a tutte quelle nomine non basilari per rendere operativo il nuovo governo in tutte le sue funzioni, senza un preventivo confronto con il gruppo consigliare. Una decisione che non sarebbe stata condivisa soprattutto da Teodoro Lonfernini, che mirava -come prevedeva l’odg dei lavori consigliari- a definire fin da subito la composizione della Commissione per il Lavoro, un organismo non strategico, ma alquanto importante perchè preposto a dirimere vertenze e ricorsi in materia.

Alla fine, in ogni caso, nella prossima sessione consigliare il comma della ridefinizione di delegazioni e commissioni dovrebbe essere affrontato ed evaso in toto.

La “patata bollente” in maggioranza, dopo la fuoriuscita di Marco Nicolini da Rete, che sembra aver inasprito anche a livello personale i rapporti fra lo stesso e gli ex compagni del Movimento (ieri riecheggiava l’accusa verso Nicolini di aver annunciato la sua fuoriuscita senza un confronto, ma con un messaggio Telegram nel gruppo della stessa forza politica), sembra però essere relativa alle nomine dei due delegati indicati dalla maggioranza all’interno della Delegazione sammarinese al Consiglio d’Europa, visto che ci sono due posti per tre candidati.

Attualmente, infatti, la maggioranza ha nella stessa delegazione Marco Nicolini (all’epoca indicato da Rete), Mariella Mularoni indicato dal Pdcs e, come membro supplente, Gerardo Giovagnoli indicato dall’allora Npr. I nuovi equilibri consiliari, con la maggioranza numericamente più esigua, tolgono alla stessa il membro supplente -appunto finito a Rete, oggi in opposizione- e lasciano a Libera il terzo membro effettivo, la quale ha confermato nel ruolo Marica Montemaggi.

Al momento, quindi, l’unica certezza -visto che la maggioranza ha deciso di soprassedere, di rinviare la nomina dei suoi due membri- è la conferma della Montemaggi e la nomina di Roberto Ciavatta a membro supplente. Incertezza sul futuro di Nicolini, Mularoni e Giovagnoli, con il “manuale Cencelli” che lascia intendere la promozione a membro effettivo di Giovagnoli e la non facile scelta che attende il Pdcs, fra Nicolini (che già annunciando il suo cambio di schieramento non ha nascosto di gradire una riconferma al ruolo che ricopre ora) e la Mularoni.

Un ragionamento che, però, è basato sulla fondatezza -oggi non scontata, seppure alquanto probabile- di un ingresso dell’ex Rete nelle fila del Pdcs. Se ciò non trovasse fondamento nei fatti, la “patata bollente” passerebbe nelle mani delle forze elette nella coalizione Npr…

Ci sarà tempo, comunque, per raffreddare il clima di incertezza attuale. Infatti, in forza dello Statuto del Consiglio d’Europa -a prescindere dalle nuove nomine- la delegazione attuale (Nicolini, Montemaggi, Mularoni e Giovagnoli) resterà tale fino al prossimo 31 dicembre.

Detto del “capitolo” nomine l’attenzione si concentra sui due nuovi Segretari di Stato che dovranno sostituire, dopo il conferimento delle deleghe ad interim, i due ministri dimissionari di Rete (Roberto Ciavatta ed Elena Tonnini, che sono rientrati in Consiglio al posto di Alberto Spagni Reffi e Gloria Arcangeloni). 

Giochi già fatti in casa Alleanza Riformista dove è pressochè certa l’indicazione di Gian Nicola Berti per la Segreteria agli Affari Interni. Situazione ben più incerta, invece, in Via delle Scalette. I nomi che circolano sono decine, ma tutto lascia intendere che, vista la brevità prevista del mandato e le elezioni che vedono tutti d’accordo, in maggioranza, sulla prossima primavera, l’incarico di Segretario di Stato alla Sanità venga assegnato ad una figura -definiamola- “istituzionale” del Pdcs. Il nuovo Ministro della Sanità, così, dovrebbe venire scelto fra due nomi: Manuel Ciavatta, vice-segretario; Francesco Mussoni, capogruppo consigliare, con il primo al momento in “pole-position”…

Enrico Lazzari

Enrico Lazzari