Bisogna dire che sono davvero bravi, quelli dell’opposizione, a dirottare l’attenzione della gente su quello che fa comodo a loro. Siccome a loro fa comodo che non cresca il consenso sul fatto che il governo lavora, che ha i vaccini per tutti e anche di più, che è stata organizzata una campagna vaccinale eccellente, che ha trovato i soldi per superare questa fase tremenda; allora si inventa “il caso”.
E siccome il caso fa presa sulla stanchezza per un anno di chiusure e di malattie, sulla frustrazione delle limitazioni, sulla paura del futuro, ma anche sulla morbosità della gente, che ama i particolari “piccanti”, i maestri delle fake si mettono subito all’opera. I social e i media si riempiono di articoli che di solito si trovano quando si va dal barbiere, per provocare l’indignazione della gente.
Che finora non si è mai indignata per cose molto più serie. Quando il passato governo svendette 2 miliardi e 400 milioni di NPL, sul Pianello c’erano 25 / 30 persone e Celli che sghignazza da dietro i vetri di Palazzo. Quando venne organizzato il sit-in per le ruberie in Cassa di Risparmio, ce n’erano anche meno. Tutta la storia di questi ultimi 20 anni (di cui 14 con RF al governo) è trascorsa più o meno nell’indifferenza generale. Ma adesso, si invoca la gogna per un bicchiere di prosecco lungo via Gino.
Sono passate due pattuglie in quel frattempo: la prima non ha rilevato niente di anomalo, né di illegale; la seconda è stata chiamata perché un residente ha visto qualcuno che stava male. Dov’è lo scandalo?
Lo scandalo è aver sbattuto in prima pagina “mostri” che mostri non sono, poi per aver rincarato la dose per giorni interi in sfregio alla decenza e all’intelligenza umana, che sa giudicare da sola i fatti, senza le imbeccate di Libera e RF.
Ma lo scandalo più grosso è che si tolgono tempo ed energie a ben altri problemi.
Sul tavolo del governo e della maggioranza ci sono tre riforme grosse come macigni: pensioni, fisco, giustizia. Dal poco che è dato conoscere, pare che alcune di esse siano già pronte per essere avviate al confronto delle parti. Per sua natura intrinseca, ogni progetto di riforma cambia lo status quo; sfida le intelligenze, le coscienze, ma anche gli interessi, per una narrazione alternativa del futuro. Se così non fosse, saremmo ancora al Codice di Hammurabi.
La riforma pensionistica dovrà per forza essere “lacrime e sangue” perché altrimenti il sistema salta in pochi anni, ma provocherà un coro enorme di proteste. La riforma fiscale dovrà introdurre il regime IVA, e molte categorie commerciali non lo vogliono. Per il settore giustizia si dovrà introdurre la riforma del processo penale e quella dell’ordinamento giudiziario: anche qui, sicuramente ci sarà qualcuno che non sarà d’accordo.
In un futuro molto prossimo, si dovrà parlare di scuola, perché una denatalità in progressivo aumento comporterà il ripensamento di tutto il sistema scolastico e delle sue sedi.
L’ambiente sta diventando sempre più un’emergenza, a cui non solo gli Stati, ma ogni singolo cittadino dovrà dedicarsi con impegno e consapevolezza. Il lavoro: altro tema delicatissimo, che sta cambiando velocemente anche in conseguenza della pandemia. Nascono nuove professioni, altre spariscono; si stanno creando nuovi disequilibri mentre ogni giorno si formano nuovi paradigmi. Per questo bisognerà pensare ad una riforma in continuo divenire. Il sociale: San Marino registra settori di grande avanguardia, mentre altri sono assai carenti e hanno bisogno di interventi urgenti.
Insomma, basta guardarsi intorno per capire che c’è tanto da fare. Invece l’opposizione non ha niente di meglio che chiedere le elezioni. Se sono loro l’alternativa, è meglio fare finta di niente.
a/f