Politici e Governanti; in questo momento così delicato per la nostra vita Non lasciateci a casa. Abbiamo resistito fino ad ora perché la situazione era grave ed era giusto.
Non lasciateci a casa; ci toglierete quelle poche cose rimaste, ed aspettare la fine in questo modo non è dignitoso. In fondo cosa ci rimane; la colazione al bar, leggere il giornale magari al parco per chi può, chiacchierando con le persone, passare il tempo coi nipoti.
Non lasciateci a casa; raccontare il nostro vissuto, il bello e il brutto di quello che la vita ci ha riservato, se non potremo raccontare la vita di una volta ai nipoti, ai bambini di oggi. Non c’è niente di più bello vedere nei loro occhi lo stupore e suscitare domande curiose.
Non lasciateci a casa; anche se doloranti, col bastone, coi carellini, con la sedia a rotelle o il bombolino dell’ossigeno andare al parco o una panchina sotto casa parlare e vedere gente… in fondo cosa ci resta. Qualcuno di noi ha vissuto la seconda guerra altri la miseria; cosa volete che sia; di malattie ce ne sono state e anche di pericolose. Lo sappiamo che potremmo avere problemi di salute, o peggio; e metterci sotto una teca non significa prenderci cura di noi; non vogliamo essere reperti da museo. Anzi toglierete vita ai nostri giorni.
Vi racconto un evento fortunato capitatami qualche anno fa. Una scuola elementare mi contattò per raccontare la vita negli anni 50/90 e vedere questi bimbi in silenzio senza batter ciglio e tanta curiosità; con un’infinità di domande mi ha ridato dieci anni di vita.
Non lasciateci a casa; in fondo cosa abbiamo? Piccole soddisfazioni, tanti ricordi…. vedere bambini e persone che ti guardano come se percepissero la nostra solitudine; e allora scende qualche lacrima di commozione.
Lasciateci in pace per quel che ci resta. Naturalmente rispetteremo le regole come abbiamo fatto fin’ora, ma non chiedeteci questo.
Nonno Mauri