Bruno Macina: “E’ ora di muoversi e agire come si fa negli altri Paesi dove regna ancora la democrazia”
Dopo la svendita degli Npl che di fatto ha reso irreversibile il bilancio che le opposizioni hanno sempre definito liquidatorio di Cassa di Risparmio, quello che ha registrato una perdita di 534 milioni, in tanti si sono chiesti se non sia giunto il tempo di mandare a casa questo governo e la sua maggioranza.
La situazione è infatti ormai insostenibile e c’è anche chi ha voluto sapere a quanto ammonta con precisione il debito che grava su ciascun cittadino. La risposta l’ha data il capogruppo di Rete Gian Matteo Zeppa “sulla base dei calcoli fatti, ma questo prima della svendita degli Npl, siamo a 20mila euro a testa, neonati compresi”.
Ma allora, qualcuno ha sbottato in sala “ci volete dire o no come far cadere questo governo”? Così mentre l’opposizione punta a muovere le coscienze di qualche consigliere di maggioranza che sull’esempio di Margiotta prenda atto di essere poco più di uno spingibottone, Bruno Macina, rappresentante di diversi ex correntisti di Asset Banca torna all’attacco con la sua ricetta.
“Io mi sono esposto in prima persona, il che non mi è costato poco. Non mi lascio però intimorire da chi vorrebbe vedermi fare un passo indietro. E’ anzi ora che tutti facciano quel passo avanti che no ad ora per tanti motivi non hanno fatto. Gli scenari del resto si ripetono di continuo, il governo tira dritto, ieri era Asset, oggi sono gli Npl domani magari sarà la fusione di Cassa con Bsm.
Qui c’è un Paese che è il nostro da salvare. Il come farlo è semplice non c’è bisogno di essere violenti o fare la rivoluzione. C’è una ragazza in Francia che da sola in qualche giorno è riuscita a muovere oltre 1milione di persone. Il problema è legato all’aumento del diesel che ora costa più della benzina, questa ragazza ha proposto di bloccare le strade il prossimo 17 novembre e lo ha fatto senza avere nessuno alle spalle.
Anche qui c’è bisogno che il popolo corra a riprendersi il potere. Chi ha svenduto questo Paese deve essere giudicato da un giudice popolare, deve essere spossessato di tutto e mandato in esilio. E non mi si venga a dire che occorre essere diplomatici, qui con la diplomazia non si risolve nulla.
E’ ora di muoversi e agire come si fa negli altri Paesi dove regna ancora la democrazia”.
Credit: La RepubblicaSM