Ormai la decenza o meglio l’indecenza non conosce realmente limiti.
A quanto apprendiamo dalla SmTv infatti, circa le presunte incompatibilità del Dirigente del Tribunale Guzzetta e le criticità sul suo ruolo all’interno del Consiglio Giudiziario Plenario, la maggioranza starebbe pensando di apportare modi che alla legge sull’Ordinamento Giudiziario.
Al di là del caso specifico, ma vi rendete conto della mentalità?
Piuttosto che riconoscere eventualmente un errore e fare decadere da un qualsiasi ruolo qualcuno che non ha i requisiti, si cambia la legge. Non ci sono parole e a questo punto vale tutto, perché ormai è il far west. Cosa rispettano a fare la legge i normali cittadini? E perché allora dovremmo pagare tasse, patrimoniali o ottemperare alle sentenze? Questo atteggiamento non è consono a un Paese che vuole sedere insieme agli altri in Europa e che vuole definirsi civile. Ancora una volta sul Titano manca la certezza del diritto e quest’ultimo è ormai percepito come un accessorio, persino un “problema” aggirabile, qualora quanto previsto non vada bene per qualcuno.
Ci meravigliamo che i magistrati, proprio alla luce dell’alto, altissimo ruolo che ricoprono, un ruolo che ha profonde radici nella storia e connotazioni precise con ricadute nello stesso sistema democratico, possano ancora accettare in maniera silente quanto vedono accadere ogni giorno intorno a loro. E che noi conosciamo benissimo. Non potendolo più tacere oltre.
La RepubblicaSM