San Marino. Non si può arginare il mare con uno scoglio. Il mare della libertà di stampa vincerà sempre! …. di Marco Severini

san marino crepuscoloSorrido sempre quando leggo articoli sulla contrastatissima legge Belluzzi sull’editoria, la legge anti-severini. Una legge che viene in soccorso dei martoriati politici che a suon di articoli verità, sia del Giornale.sm che di altri quotidiani sammarinesi, ora – in questo momento – sono la categoria più odiata dalla gente comune prima dei giornalisti palesemente asserviti al potere.

Una legge, l’anti-severini, che vorrebbe creare un’élite di giornalisti controllata dalla politica, una casta (come se già non ce ne fossero abbastanza) che possa controllare chi fa informazione, cosa scrive e per chi lo scrive.

Si vogliono creare altri giornalisti sudditi del potere politico dove la libertà di stampa e la pluralità di idee, anche contrastanti tra loro, siano un’optional e dove addirittura viene – per legge – impedita la loro diffusione. Dopo aver clamorosamente perso, e non riuscendo a controllare l’uscita delle notizie,  la classe politica vuole cambiare le regole in corsa – cercando di escludere chi tra l’altro ha un notevole seguito popolare come il sottoscritto e già opera in regola in questo settore – pensando che questa sia l’idea buona per ostacolare chi oggi ed in futuro voglia informare i sammarinesi senza ordini supremi, ordini dall’alto.

Si vuole creare un giornalismo paludato, succube della politica e che non avrebbe avuto il coraggio di tirare fuori, ad esempio, casi eclatanti come quello della E-Vox e della vicinanza del Segretario del primo partito di governo a persone che frequentavano la camorra. Si vuole impedire – controllandola – che la stampa faccia quello che deve fare, ovvero il cane da guardia della democrazia informando la gente sulle nefandezze, la corruzione e l’incapacità di certa classe politica.

Il vero obiettivo è il controllo dell’informazione, soprattutto degli addetti, per creare una verità parallela, sullo stile di Matrix, che serva a tenere il potere e il consenso popolare illimitatamente. Tutto il resto è fuffa, come dice sempre un noto consigliere. Il resto è solo contorno, utile per gettare fumo negli occhi a quei consiglieri senzacervellospingibottone e alla gente disinformata che tiene solo al proprio tornaconto personale.

Ed allora fa sorridere, nuovamente, quando si sente dire che chi ha pensato ad una legge del genere lo ha fatto coinvolgendo gli addetti del settore e lo fa per garantire professionalità ad un settore che non ce l’ha. Fa sorridere perché non è vero! Noi operatori del settore non siamo stati coinvolti, ne abbiamo contribuito alla stesura della legge. Questa legge viene dall’alto ed è stata fatta da quella politica che ha avuto enormi danni da Giornale.sm! Quella politica che deve rispondere ancora alle stesse domande chiare e nette di Giornale.sm, così apprezzate dai lettori e dalla gente comune! Forse l’estensore di tale normativa non è neppure Belluzzi che anche ultimamente in una trasmissione di Rtv ha fatto un figura barbina non conoscendo neppure semplici periodi di un’altra sua legge.

La legge qualora venisse approvata senza tener conto di chi già opera nel settore e di fatto escludendoli, nel futuro, dalla professione di giornalista sarà sicuramente oggetto (assieme al finanziamento pubblico della politica) di un prossimo referendum abrogativo. Vediamo che cosa ne pensano i sammarinesi di questo schifo!

Ma forse è proprio quella politica, che da tempo cercava lo strumento per fermare il fuoco della libertà di informazione che arde dentro me ed i collaboratori di Giornale.sm, che pensa – dopo l’approvazione della legge anti-severini sull’informazione – di aver vinto la guerra e di aver fermato finalmente un serio pericolo al loro status quo.

Illusi! Giornale.sm, anche senza il riconoscimento della professionalità del suo direttore Severini come giornalista sammarinese, non si fermerà! Oltre ad aver spostato il proprio sito in America per non essere censurato – cosa di per se vergognosa per tutti i sammarinesi onesti di qualsiasi colore politico – Giornale.sm continuerà a produrre documentazione e dossier scottanti, forse più di prima perché non può più subire l’onta dell’oscuramento.

Non si può fermare, con regole da tutti riconosciute anacronistiche e medioevali, chi vuole far conoscere e portare la libera informazione dentro le case dei sammarinesi.

Non si può arginare il mare con uno scoglio. Il mare della libertà vincerà sempre!

 

Marco Severini – Giornalista libero e Direttore di Giornale.sm