La mia argomentata opposizione al debito estero continua anche se ha trovato scarso consenso tra i cittadini e anche se il governo e la stampa cercano di evitare il confronto su questo tema strategico. Se non vogliamo svenarci pagando ogni anno una somma enorme per interessi che frena la nostra economia e massacra le nostre finanze, dobbiamo elaborare un piano concreto e realistico a lunga scadenza per aggredire la montagna di debito pubblico provocato da demagogia, incapacità politica e convenienze speculative.
Dobbiamo applicare il rigore selettivo alla spesa pubblica, reperire nuove entrate, utilizzare la liquidità presente nel Paese. I nostri risparmi devono essere adeguatamente retribuiti e garantiti, siano essi privati o siano previdenziali. E’ il caso di smettere di foraggiare la speculazione sul debito estero, l’errore più clamoroso e più ingiustificato del precedente governo. L’intervento che riveste la massima urgenza è dunque quello del rientro dal debito estero, impostato con tassi da strozzinaggio quando il denaro, in Europa, veniva elargito a tasso zero se non addirittura a fondo perduto. Ebbene, la follia dei nostri governanti ha portato ad un approvvigionamento di denaro ad alto costo negli Stati Uniti; prima nel Delaware con una società di concimi e dopo con i più grandi speculatori del mondo. Il tutto coperto da segreto di Stato !!!
Le disponibilità finanziarie interne sono rilevanti e non fruttifere, per cui è giusto e opportuno fare chiarezza sui famosi contratti segreti e retribuire i risparmi sammarinesi in modo adeguato trattenendo la ricchezza in Repubblica anziché regalarla alla speculazione internazionale dietro la quale ci sono molti sospetti. Il nostro Paese è in grado di affrontare il problema del debito. Ci vuole la volontà politica e la determinazione di farlo uscendo dall’equivoco.
Non si può continuare a rubare il futuro alle nuove generazioni.
Emilio Della Balda