San Marino. Non si vuole far conoscere ai sammarinesi l’accordo di associazione con la Eu, non indire il referendum e andare subito al voto parlamentare …. di Marco Severini

La questione dell’Accordo di Associazione tra San Marino e l’Unione Europea continua a sollevare interrogativi e preoccupazioni importanti. Mentre la reazione intensa a questo accordo e le potenziali ripercussioni politiche per coloro che si oppongono sottolineano la sua importanza per il governo, la minaccia del Segretario Giancarlo Venturini è un enorme passo falso per l’attuale governance della Democrazia Cristiana, vi è un crescente dissenso nella popolazione di San Marino riguardo alla mancanza di trasparenza da parte del Segretario di Stato agli Esteri Beccari per la mancata pubblicazione dell’accordo di associazione con la UE già parafato.

Da mesi i cittadini sammarinesi attendono di conoscere i dettagli dell’accordo.

Nonostante siano passate diverse settimane dalla sua parafatura con la UE, il Segretario Beccari non ha ancora divulgato pubblicamente i contenuti. Questa mancanza di trasparenza è in netto contrasto con le pratiche democratiche standard e con l’approccio adottato da altri paesi, come Andorra, che si preparano per un referendum.

Il mantenimento del segreto da parte del Segretario Luca Beccari solleva dubbi e speculazioni.

Questo atteggiamento segreto, apparentemente senza giustificazione, alimenta il sospetto che l’accordo possa contenere elementi indesiderati o impopolari.

Le preoccupazioni riguardo all’accordo sono intensificate dal fatto che soltanto un limitato gruppo di individui, incluso il Segretario Beccari, possiede conoscenza diretta dei suoi dettagli specifici. Negli incontri riservati organizzati per discuterne, i partecipanti ricevono solamente informazioni sufficienti a placare eventuali dubbi, senza però avere accesso al testo originale dell’accordo. Questo aspetto è stato evidente anche durante l’evento di dicembre 2023 al Kursaal. In quell’occasione, benché vi fosse un generale consenso sulla questione dell’associazione, basato più sulla fiducia che su informazioni concrete – con l’eccezione di Motus che esprimeva dissenso – nessuno dei presenti aveva effettivamente visto il testo dell’accordo. Tale evento è stato percepito come una celebrazione superflua e eccessivamente autoreferenziale, che non ha contribuito a chiarire i dettagli sostanziali dell’accordo stesso.

C’è una chiara e decisa opposizione del Segretario Beccari nel convocare un referendum riguardo a questo accordo, nonostante sia stato fortemente richiesto dalla popolazione di San Marino. Al contrario, si tenta di tenere nascosti i dettagli e di portare la questione al voto in Consiglio senza renderla pubblica: un imposizione inaccettabile. 

In questo contesto emerge la richiesta dei cittadini di San Marino di avere pieno accesso al testo dell’accordo, indipendentemente dalla lingua in cui è redatto fosse anche in arabo. Il desiderio è di vedere il documento completo con le firme, non solo i riassunti forniti dalla Segreteria degli Esteri. Senza questa trasparenza, si alimenta la possibilità di interpretazioni negative e si mina la fiducia nel processo decisionale.

La situazione attuale mette in luce una serie di questioni chiave: l’importanza di un approccio democratico e trasparente nella gestione degli accordi internazionali, l’esigenza di un dibattito pubblico aperto e informato, e il rischio che decisioni prese in fretta, perchè cambierà probabilmente l’assetto politico della Commissione Europea dopo le prossime elezioni europee, e senza adeguata consultazione possano avere effetti duraturi sul panorama politico e sociale di San Marino.

La mia posizione critica e cautamente ponderata, che esprimo da tempo, riflette la necessità di bilanciare i benefici potenziali dell’accordo con gli obblighi e le modifiche che ne deriverebbero. Solo con una comprensione completa e dettagliata dei termini dell’accordo, i cittadini sammarinesi, in caso di Referendum, e i loro rappresentanti, in caso di voto diretto in Consiglio ”senza passare dal via”, possono prendere decisioni informate che rispecchiano al meglio gli interessi del paese nel breve e nel lungo termine.

E’ un passo importante, caro Luca, non farti ricordare per colui che ha negato alla gente ed ai cittadini di San Marino la conoscenza dell’accordo e l’esercizio democratico del voto su un tema così importante, divisivo e dirimente. 

Con estrema cordialità ed affetto,

Marco Severini