La maggioranza sembra aver deciso di ignorare le minacce di Nicola Renzi, capogruppo di Repubblica Futura, e di proseguire spedita verso la modifica del regolamento consiliare.
Nonostante le arroganti e minacciose parole di Renzi, che durante la trasmissione Palazzo Pubblico dell’altro giorno aveva avvertito la maggioranza con un chiaro avviso: “Provate a modificare il regolamento consiliare e dopo la vedete per davvero l’opposizione”, la coalizione di governo ha dimostrato di non voler farsi intimidire.
Anzi, i capigruppo di maggioranza, ieri per la prima volta in conferenza stampa, hanno ribadito la necessità di una riforma che impedisca alle opposizioni di utilizzare le lungaggini procedurali come strumento di blocco.
La maggioranza, stanca delle tattiche ostruzionistiche, ha infatti deciso di andare avanti e lavorare su un nuovo regolamento consiliare che renda più agili e veloci i lavori del Consiglio Grande e Generale. Tra le probabili modifiche previste, si discute l’introduzione di limiti al numero di interventi ed una revisione dei tempi di discussione, proprio per evitare che il dibattito possa diventare uno strumento di blocco.
L’obiettivo del governo è chiaro: sbloccare l’approvazione delle leggi importanti, tra cui la legge di bilancio e altri decreti ormai prossimi alla scadenza. Questo nuovo regolamento, secondo la maggioranza, non è soltanto una questione tecnica, ma una necessità per realizzare le riforme promesse e non restare prigionieri delle strategie di ostruzionismo dell’opposizione, come accaduto nell’ultimo Consiglio.
Nonostante il clima teso e la promessa di Renzi di un’opposizione ancora più aggressiva, la maggioranza sembra determinata a proseguire con la sua agenda.
Il Consiglio di ottobre sarà il banco di prova per vedere se questa riforma regolamentare riuscirà effettivamente a passare e quali saranno le reazioni dell’opposizione di fronte a una maggioranza che sembra pronta a tirare dritto. Finalmente!
Anche perchè gli elettori sammarinesi hanno dato loro il mandato di governare, e non alle opposizioni, e non fermarsi timorosi alla prima minaccia.
Marco Severini – direttore del GiornaleSM
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