San Marino. “Non sono solo ubriachi e incoscienti in centro”.

vetrDopo l’articolo riguardante le varie auto incastrate in contrada Santa Croce, l’inquilina del piano di sopra scrive una mail a Tribuna.
“Spesso la colpa è dei navigatori elettronici”.

Il caso della vetrina rotta (più volte) nel negozio che fa angolo in contrada Santa Croce nel centro storico di Città, ha fatto prendere ‘mouse e tastiera’ all’inquilina del piano sopra il negozio che ha inviato una mail a Tribuna: “Abito sopra la vetrina in questione e ho più volte segnalato alle autorità competenti e alla Giunta il problema della viabilità in quel punto -scrive la nostra lettrice e abitante del centro storico- non è vero che sono sempre ubriachi incoscienti a incastrarsi nella chicane di contrada Santa Croce: spesso sono ignari turisti anche di età avanzata che, su segnalazione dei navigatori elettronici, si infilano in quel tunnel.
Questo succede almeno una volta al mese tutto l’anno e le manovre richiedono ore (l’ultima auto è stata disincastrata alle 7 del mattino dalle2 di notte. La frizione bruciata ha costretto gli abitanti della zona a uscire all’aperto anche se l’aria era satura di gas incasa e fuori casa).
I malcapitati riportano migliaia di euro di danni; ricordo una sera in cui qualcuno si è sentito male per lo spavento e ricordo un’altra occasione in cui il cane del proprietario
dell’auto, scioccato, ha avuto un collasso.
Noi residenti abbiamo attacchi di ansia e dopo questi episodi è impossibile riprendere sonno.
Ora, piena solidarietà al proprietario della vetrina ma questa è una questione di sicurezza, non si tratta di una questione privata.
Abbiamo chiesto alla Giunta di segnalare molto bene il divieto a più piani di altezza dalla porta della Fratta all’ingresso della scuola superiore.
Abbiamo chiesto di trovare soluzioni. Di sbarrare la via con accesso ai solo autorizzati.
Ma pare che la questione sicurezza e agibilità, in questo centro storico ricordato solo in occasione dell’emissione di ordinanze capestro di chiusura delle vie per qualsiasi manifestazione, sia un fatto di risibile interesse”.

La Tribuna