[c.s.] A Francesco Presepi il primo premio, al sammarinese Ettore Zonzini il premio del pubblico.—
Si sono spente ieri sera le luci sull’ottava edizione di Nott’Arte, la manifestazione di arte,
cibo, musica e spettacoli che l’Associazione Il Garage ormai ogni anno organizza a San
Marino.
“Nott’Arte è un’esperienza” commenta Tony Margiotta, promotore dell’evento “che
arricchisce chi la vive. La novità di quest’anno, il premio Nott’Arte, così come il realizzarsi
dell’intero evento sui nove giorni, non sarebbero possibili senza il supporto delle Istituzioni,
Segreteria al Turismo e alla Cultura in primis. A loro va non solo il mio grazie ma anche quello
di tutti coloro che credono che all’arte servano spazi, tempi e modi di espressione”. E nel
frattempo passa la parola al Segretario di Stato Istruzione e Cultura Giuseppe Maria
Morganti che, con soddisfazione, insignisce Francesco Presepi del primo “Premio Nott’Arte”,
ideato e voluto da Il Garage, con l’obiettivo di sostenere l’arte contemporanea e di portare a
San Marino artisti che ne esaltino gli stili.
Va a Presepi ed al suo progetto “Apnea” il premio: lui, fotografo riminese classe 1980, è
incredulo “Il progetto nasce per rendere tangibile il disagio di essere pendolare per ragioni di
lavoro e di dover perdere in auto due ore di vita al giorno. Ho provato a rendere significativo
questo tempo e, in questo, solo la fotografia mi ha dato uno stimolo a vedere come
investimento quei momenti”. I suoi scatti sono complessi nella loro semplicità, realizzati con il
cellulare ad evidenziare che vince la visione e non la tecnica, esprimono la sua inquietudine, il
suo stato d’animo. Hanno una linea continuativa, cambiano i giorni ed i dettagli, ma il racconto
è un filo che lega ogni inquadratura.
In giuria, anche l’artista Giovanni Giulianelli che ha commentato positivamente la scelta di
assegnare il premio a Presepi seppur ribadendo come anche i rappresentati dell’arte pittorica
fossero veramente artisti di livello.
Il premio del pubblico viene invece assegnato al ventiduenne sammarinese Ettore Zonzini,
agli inizi del suo percorso artistico “la prima cosa che mi colpito di Nott’Arte è la luce di questa
area, studio architettura e lavoro molto sulla padronanza dello spazio. Nelle mie opere
trasporto storie e le racconto, attraverso le tecniche e l’uso dei materiali, in un legno ad
esempio non vedo solo forma e colore ma ascolto anche quello che venature e segni delle
intemperie hanno da raccontare”.
Visioni, storie e stili diversi. Artisti lontani che si sono trovati negli scorsi giorni ad allestire un
progetto comune ribadendo la valenza artistica e culturale di Nott’Arte non solo come mostra
ma anche, e soprattutto, come luogo e occasione di incontro, confronto e positiva
contaminazione artistica.
Ma questa è stata anche l’edizione dei cinque sensi, solleticati dell’asado, dei sapori e dei
suoni dal mondo, della danza orientale e delle presentazioni letterarie, dei gruppi e dei grandi
cantautori.
Si sono alternati sul palco i Marsh, i Black Mama & the Groove, Giuseppe Houdini
Righini, Maddalena, Vince Vallicelli e Gionata Costa, Martina Grossi & Anselmo
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Pelliccioni, gli Acres Wild ed i RHumornero… stili, voci e generi diversi che, nella magica
notte dall’arte, hanno trovato una cornice d’eccezione.
Così come eccezionale è stato il vedere in anteprima alcune scene del film “She D.I.D.”
thriller psicologico scritto e diretto dal regista Joseph Nenci sul difficile tema del disturbo
dissociativo dell’identità.
Altra presentazione fuori concorso quella che Maria Cristina Perlini ha fatto del suo libro di
poesie Upupa “atmosfera magica, location unica, ogni altra parola sarebbe superflua” così la
scrittrice commenta sui social la serata di cui è stata protagonista ed in cui i sentimenti sono
divenuti versi. Tematiche importanti anche quelle che la riminese Marianna Balducci ha
esaltato nel suo progetto ”Lettimi segreto” e raccontato al pubblico di Torraccia, insieme a
Tamara Balducci, fondatrice del Festival “Le città visibili”. Sinergie importanti, che
enfatizzano la vera essenza di Nott’Arte. A riprova di ciò il ringraziamento nelle parole di
Valentina Porrazzo, curatrice della mostra, che “va rivolto per il supporto e la collaborazione
nella promozione dell’evento anche a Silvia Fiore, co-ideatrice del progetto Free Arts e a
Luciano Riciputi, Presidente dell’Associazione degli Artisti cesenati. Un plauso va poi
rivolto ai 24 artisti in mostra che hanno saputo rendere magica una pista d’atterraggio,
stravolgendone la destinazione d’uso e dando forma e colore al loro mondo interiore.”.
E la sensazione era proprio quella… camminare a Nott’Arte vuol dire imbattersi in artisti
esperti che espongono vicino a giovani esordienti, a famiglie che sostengono l’artista di casa
con l’orgoglio di chi vede sbocciare un talento, a storie e persone che parlano all’anima. Sarà
la cornice, con quel panorama che si distende a perdita d’occhio dal Titano sino al mare, sarà
l’atmosfera informale che mette tutti a proprio agio, ma Nott’Arte appare a tutti come un
evento unico.
L’arrivederci è al prossimo anno per la nona edizione di Nott’Arte, ma l’estate de Il Garage non
si è ancora conclusa, si torna con Mi Gusto San Marino il 10 ed 11 settembre nelle contrade
del centro storico.
