
Grazie a Rete, che ieri si è concentrata sulle conclusioni Audit tratte sugli anni antecedenti il 2020 -ovvero quando al governo c’era la coalizione AdessoSm-, oggi è evidente come il disastro in cui è piombata la sanità pubblica sammarinese abbia radici più profonde della gestione del Segretario di Stato Roberto Ciavatta e del Direttore Generale -nominato durante il suo mandato- Francesco Bevere…
Ovviamente, questo interessante approfondimento di Rete non ridimensiona le responsabilità dell’era “Ciavatta-Bevere”, vertici in momenti in cui sono state effettuate scelte altrettanto devastanti per l’Iss e i suoi bilanci. Mi riferisco -e lo farò fino alla noia visto che la politica talvolta “opposta” a quella attuata era il cavallo di battaglia di Rete, partito che gestiva tramite un suo membro la Sanità sammarinese fino a sei mesi fa…
Mi riferisco, dicevo, all’istituzione di nuovi organismi i cui membri avevano un costo enorme per casse Iss e che potevano -lo dimostra la “svolta” nell’organizzazione del Nucleo di Valutazione (leggi qui) fatta lo scorso 29 dicembre dall’esecutivo in carica- essere organizzati a costo pressochè zero visto che con appena due righe in un decreto delegato si sono risparmiati 60mila euro di compenso annuo (più max 12mila di rimborso spese sempre annuo) destinati al Presidente dello stesso Nucleo, incaricando a costo zero una professionalità interna.
Ma queste sono cose ormai note ai più… Oggi mi interessa evidenziare una pesante, grave lacuna dimostrata nella nuova era, quella che vede ai vertici politici della Sanità pubblica sammarinese il Segretario di Stato Mariella Mularoni (Pdcs), impegnata -almeno per quanto si percepisce esternamente- quasi esclusivamente a rimediare ai disastri ereditati dalla gestione “Bevere-Ciavatta” e, come denuncia oggi Rete, dal governo AdessoSm.
Razionalizzare le spese cancellando quelle non indispensabili così da liberare risorse per risolvere le emergenze create, inasprite o non risolte dai predecessori è un primo passo, importante… Ma non basta! Neppure nell’immediatezza. Eppure, sembra essere così…
Concentrandosi sull’aspetto prettamente economico della gestione e quasi essenzialmente sulle emergenze evidenti come le liste di attesa “infinite”, si ignorano quasi totalmente le esigenze una larga fetta di popolazione sammarinese, la categoria più numerosa, ovvero la “terza” e la “quarta” età… L’impressione -e spero sia solo una impressione- è che di loro, all’attuale gestione politica, non freghi nulla! E, di questo, purtroppo, si trova conferma anche in quanto fino ad ora trapelato in merito all’Atto Organizzativo che si sta predisponendo per riorganizzare i vari dipartimenti Iss.
Gli Over 65, egregio Segretario di Stato, non sono una categoria destinata ad essere “gettata” nell’umido… E, se si fa eccezione per la RSA di Fiorina e il tentativo di rafforzare l’assistenza sanitaria nel territorio (che è senza dubbio un riferimento e un servizio importante per la categoria) con l’arruolamento di una ventina di nuovi medici di base, non si intravede nessun’altra misura importante e rivolta agli over 65 e alle loro esigenze, nonostante una recente profonda riorganizzazione del Dipartimento Sociosanitario, trasformato da “feudo rosso” del consenso che era fino al 2019 a realtà ricca di professionalità e competenze. In tal senso, da quanto si apprende nei “corridoi”, il primo passo capace di scardinare la fortezza e l’inefficienza fu la nomina di Francesco Berti a capo della Salute Mentale, che aprì la strada ad una profonda riorganizzazione e ridefinizione -anche nei suoi dirigenti- dell’importante comparto sanitario, che poi si propagò all’intero dipartimento e avviò una sorta di “guerra” politica alimentata, a suon di “velenose” interpellanze -anche indirizzate personalmente a questo o quel nuovo dirigente-, dalla sinistra post-comunista sammarinese.
Ma anche questo è il passato… Il presente è la scarsa attenzione dell’attuale gestione politica verso l’importante dipartimento che, poi, si ripercuote in una scarsità evidente di servizi rivolti alla terza e quarta età.
Un esempio? Son tantissimi, impossibili citarli tutti. Ma cosa fa l’Iss, oggi, per combattere quella che è in tutto il mondo occidentale la “malattia” che affligge maggiormente la terza età, ovvero la solitudine? Nulla… Nonostante il costo di alcune determinanti iniziative sia irrisorio. Mi spiego meglio. Se è vero che le patologie neuro-degenerative affliggono una parte importante della popolazione più avanti con gli anni (a proposito, sul Titano l’Iss non rimborsa nessun integratore, nonostante questi siano oggi riconosciuti dal mondo scientifico come uno dei sistemi più efficaci, se non l’unico, per rallentare il decorso di malattie come l’Alzheimer – leggi qui), la maggioranza degli over 65 è in perfetta salute e, pertanto, rappresenta una risorsa importante su cui “costruire” iniziative ricreative e di supporto per l’intera categoria. Iniziative come, ad esempio un centro diurno in ogni castello, che aiuterebbe non poco gli anziani soli soli a combattere la solitudine con cui sono costretti a convivere…
Presto, infatti, andrà in Consiglio la Legge sull’associazionismo e il volontariato, perchè -anche alla luce del fatto che fino ad ora il UOC Servizio Territoriale e Domiciliare non sembra si sia preoccupato di rilanciare i servizi sul territorio– non prevedere in questa articoli che favoriscano concretamente la nascita o il rilancio di iniziative rivolte alla terza e alla quarta età? A 65 anni -come detto- oggi una persona è ancora “giovane” e in grado di dare ancora tanto alla società. Eppure, nell’Atto Organizzativo in via di definizione sembra esserci solo la Rsa, la casa di riposo. Null’altro rivolto agli anziani, nonostante tutti abbiano il sacrosanto diritto di continuare a vivere, sempre, con dignità.
Si sta facendo tanto, va riconosciuto, per rimediare ai danni del passato. E’ innegabile. Ma non basta! Va dimostrata attenzione verso anche le problematiche fino ad ora ignorate e le esigenze di categorie di società numericamente importanti come gli anziani. Anche perchè -è forse il caso di ricordare vista l’imminenza della campagna elettorale- gli anziani votano! E, vista la scarsa attenzione che questo governo sembra aver riservato e sta riservando loro, un voto consapevole ben difficilmente potrà andare a premiare chi, Segretario di Stato e Partito di sua appartenenza (Pdcs), sembra averli totalmente dimenticati!
Enrico Lazzari