San Marino. Nuova legge Lonfernini sull’Informazione. Dato mandato ad un costituzionalista italiano per denunciare San Marino alla Corte Costituzionale

Il direttore del GiornaleSM, Marco Severini, ha annunciato di aver affidato a un noto e famoso costituzionalista italiano l’incarico di agire legalmente contro lo Stato di San Marino presso la Corte Costituzionale Italiana.

Il motivo dell’azione legale è l’emendamento 11 bis della Legge Lonfernini sull’Informazione, soprannominato “anti GiornaleSM” o “bavaglio alla informazione libera”, che è stato approvato in Commissione Esteri alcune settimane fa e che, se approvato in seconda lettura in Consiglio Grande e Generale, porrebbe sotto il controllo dell’Autorità Garante per L’informazione di San Marino tutti quei siti esteri che scrivono di San Marino, anche se chi scrive non è volutamente giornalista. Un cittadino può fare cronaca e giornalismo come peraltro prevede la Cedu e come recentemente sentenziato anche dall’autorità giudiziaria sammarinese.

Secondo Severini, quanto approvato nell’infausta quanto inutile legge Lonfernini sulla stampa è totalmente illegale ed è stato fatto espressamente per controllare GiornaleSM e far tacere con importanti sanzioni economiche l’unico media che scrive in chiaro, e con un responsabile, di tutti e di tutto senza nessun filtro e senza ammiccamenti vari.

GiornaleSM è un sito italiano e deve sottostare alla legge italiana. Solo in caso di diffamazione o ingiuria, Severini (o chi ha scritto l’articolo) può essere giustamente denunciato presso il Tribunale di San Marino e rispondere dell’eventuale reato. Tuttavia, poiché il sito è italiano, deve rispettare la normativa italiana.

Severini non si è dato per vinto e ha già contattato un notissimo costituzionalista italiano per opporsi a questa “barbarie” volta ad imbavagliare il media più letto dai sammarinesi. L’emendamento in questione ha suscitato molte polemiche e preoccupazioni per la libertà di stampa e di espressione, non solo in San Marino, ma anche a livello internazionale in quanto sono stati contattati anche politici sia italiani che europei. La questione sarà nelle mani della Corte Costituzionale Italiana e della Cedu, qualora ci fosse necessità, che deciderà sulla legittimità dell’emendamento e sull’applicabilità della normativa sammarinese al sito GiornaleSM.

Probabilmente questo diverrà un caso internazionale e probabilmente San Marino sarà condannata per aver imbavagliato un libero cittadino, come recentemente sentenziato dal tribunale sammarinese, che fa informazione libera. Si prospetta un’altra figuraccia internazionale per il Titano, una volta terra di libertà.

Chi pagherà per questo obbrobrio legislativo? Chi pagherà queste importanti spese giudiziarie? I politici o i cittadini?