San Marino. Nuove cure in ospedale per epatite C

ospedale san marinoSUL TITANO i casi noti di epatite C cronica sono circa 90. Tre hanno appena terminato un nuovo ciclo di cure e sono guariti, mentre entro fine 2016 i 13 casi considerati più gravi affronteranno lo stesso iter inaugurando un progetto che intende portare, entro 10 anni, a quello che il segretario alla Sanità, Francesco Mussoni, definisce «un Paese epatite C free». Le armi utilizzate, spiega il direttore sanitario dell’Iss, Dario Manzaroli, sono farmaci all’avanguardia con una riuscita stimata in oltre nove casi su 10.
Per far capire il valore del ‘salto in avanti’ interviene il gastroenterologo Marco Marzioni, membro del gruppo tecnico che ha adottato il progetto: «Fino a pochi mesi fa le terapie presenti prevedevano una cura di circa un anno e mezzo con molti effetti collaterali e una percentuale di guarigione del 30-40 per cento – spiega il medico – mentre ora si può fare affidamento su un ciclo di tre mesi senza disturbi indesiderati e con una risposta superiore al 90 per cento». Per portare i nuovi farmaci sul Titano l’Iss ha stretto un patto con la multinazionale Abbvie di Chicago, negli Stati Uniti, alla quale pagherà quello che viene definito un prezzo particolare. Otterrà inoltre, fra le altre cose, il necessario supporto per una campagna di comunicazione e prevenzione che prenderà il via nel marzo prossimo.
«Spesso i pazienti vanno incontro a conseguenze come la cirrosi epatica o il tumore al fegat con costi elevati per la collettività – afferma Manzaroli –. Con il nuovo progetto abbracciamo due scelte, una morale e una legata ai costi».

Resto del Carlino