«Abbiamo preso impegni precisi con i sammarinesi e li stiamo già rispettando». Si presenta così il nuovo governo a due giorni dal giuramento in Consiglio grande e generale dei sette segretari di Stato. Ieri la prima riunione del Congresso di Stato che ha prodotto già alcune importanti delibere. E’ stato avvicato l’iter consiliare della legge sull’abolizione del contributo ai partiti in caso di elezioni. Proprio come promesso in campagna elettorale. «Un segnale di serietà» lo definisce il segretario di Stato alle Finanze Simone Celli che promette anche una vera e propria operazione verità sui conti pubblici. «Avvieremo – spiega – una ricognizione complessiva sullo stato generale dei conti pubblici che preveda l’individuazione esatta del debito pubblico consolidato, lo stato di esposizione dello Stato nei confronti di enti del settore pubblico allargato e dell’Iss». Senza dimenticare «la liquidità di cassa dello Stato». Tutto questo in «massima collaborazione, dialogo e confronto con i vertici di Banca Centrale». Intanto è già stato nominato il comitato per il Credito e il Risparmio, composto dallo stesso segretario alle finanze Celli, dal segretario agli Esteri Nicola Renzi, agli Interni Guerino Zanotti, all’Economia Andrea Zafferani.
Le finanze sono tema centrale, ma anche quello della sanità è un tasto sul quale il nuovo governo vuole battere da subito. Ecco, allora, che viene nominato il nuovo direttore generale dell’Istituto per la sicurezza sociale. Si tratta di Andrea Gualtieri, come già annunciato. Starà a lui proporre una rosa di nomi per le figure del direttore amministrativo e direttore sanitario. «La segreteria di Stato alla Sanità – fa sapere il segretario di Stato Franco Santi – si sposta dall’ospedale. In via provvisoria sarà trasferita all’attuale segreteria al Turismo». Il Resto del Carlino
