Il sistema bancario e finanziario della Repubblica di San Marino ancora una volta è al centro del dibattito politico sammarinese. Questa settimana sarà molto importante, densa di appuntamenti e, dicono i bene informati, decisiva per le sorti della Repubblica. Si parte oggi pomeriggio con l’incontro di tutte le forze politiche con oggetto la presidenza di Banca Centrale, incontro che doveva già tenersi lo scorso venerdì, ma posticipato dalla Segreteria alle Finanze ad oggi, forse proprio perché in ambito di maggioranza ancora c’è del lavoro da fare. Di certo a differenza della precedente scelta per Wafik Grais , questa volta sembra che il metodo sia cambiato: messi da parte i “bandi internazionali” – tutti ricordiamo come andarono le cose – , il governo cerca una soluzione più “nostrana”, tant’è che qualche settimana fa il segretario Celli in un apposito incontro ha chiesto a tutte le forze politiche di avanzare candidature. Candidature che – se non dovesse cambiare all’ultimo minuto l’impostazione – dopo una prima scrematura, dovranno essere portate in Commissione Finanze per poter svolgere anche audizioni con i diretti interessati. Difficile al momento fare previsioni con bocche cucite sia sul fronte maggioranza, che su quello dell’opposizione. Poco agevole anche capire quale sarà il profilo più interessante, magari privilegiando qualcuno che abbia rapporti con il F.M.I., oppure al contrario proprio in vista delle scelte che il nostro Paese dovrà fare in merito ad un progetto di assistenza, si potrebbe propendere verso qualcuno che non sia del tutto vincolato al Fondo. Sul tavolo chiaramente anche la scelta di un presidente con esperienza bancaria in ambito italiano, in grado di fare da ponte con Banca d’Italia, visto che il tanto sbandierato e vitale memorandum d’intesa ancora non si vede. Ebbene proprio su questo aspetto non è da escludere che possa esserci qualche abboccamento tra una parte della maggioranza ed una delle opposizione e la decisione sul futuro presidente di Bcsm potrebbe finire al centro del dibattito in Consiglio Grande e Generale nella giornata di mercoledì, quando Celli riferirà alla aula in merito alla visita del Fondo. Dibattito atteso non solo dalle forze politiche, ma che sicuramente sarà seguito da tutta la cittadinanza, in quanto l’eventuale scelta del governo di affidarsi alla protezione del F.M.I. e quindi avviare un progetto di assistenza tecnica e finanziaria, significherebbe fin da subito mettere in discussione un modello di stato sociale e welfare, come ad esempio l’assistenza sanitaria gratuita. Scelte difficili non solo per il governo, ma soprattutto per la maggioranza che lo sostiene, in quanto dal punto di vista politico, se le valutazioni non saranno ben ponderate ed ancora una volta ci saranno accelerazioni senza i dovuti approfondimenti, non è da escludere che una parte di Adesso.sm possa prendere le distanze: d’altronde sul punto Civico 10 in una recente conferenza stampa era stato molto chiaro. Stessa considerazione vale per le forze di opposizione anche se su questo tema sembrano molto più compatte e l’idea di affidarsi solo ed esclusivamente al Fondo Monetario è al momento scartata da tutti i partiti di minoranza. Detto questo il Fondo Monetario è già stato piuttosto chiaro con la richiesta che ha fatto alla politica di essere il meno divisa possibile su questi temi: vedremo dunque se qualche convergenza sarà possibile e in quali termini. L’ultimo appuntamento in ordine di tempo sicuramente sarà l’audizione in Commissione Finanze dei vertici di Cassa di Risparmio in merito alla possibile cessione Npl–Delta, situazione che, come noto, in seguito ad un ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale, vede il Presidente di Cassa di Risparmio – su questa specifica decisione – in qualche modo “commissariato”, e pertanto ogni indicazione in merito dovrà avvenire proprio all’interno della Commissione politica che con ogni probabilità verrà convocata dopo l’apertura delle buste, relative all’asta pubblica.
Repubblica Sm