La Repubblica di San Marino non è esente dal pericolo delle truffe online e del phishing, come dimostra la recente ondata di casi segnalati alle brigate locali della Gendarmeria.
Questi episodi coinvolgono cittadini sammarinesi che si sono trovati ad affrontare raggiri mirati a sottrarre i loro dati sensibili e soldi. Il modo in cui queste truffe vengono operate è sempre più sofisticato, utilizzando messaggi camuffati da comunicazioni ufficiali e link che possono ingannare gli utenti e indurli a fornire informazioni come numeri di carte di credito o password.
È quindi fondamentale prendere sul serio il tema della sicurezza informatica, evitando per esempio di usare password semplici e facili da indovinare.
Come riportato dal sito security.org qualche giorno fa, in occasione del “World Password Day”, una password standard di otto caratteri può essere facilmente decifrata in pochi secondi dai cybercriminali. Inoltre, secondo il più recente report dell’azienda Nordpass, la password più comune al mondo continua ad essere “Password”, mentre in Italia “123456” è ancora la sequenza preferita.
Tuttavia, non è solo la scelta di password deboli ad aumentare il rischio di attacchi informatici, il 64% degli incidenti a livello globale sono causati da azioni “maldestre” degli utenti. Questo significa che occorre aumentare la consapevolezza e l’importanza della sicurezza informatica, abbandonando numeri, lettere e caratteri speciali a favore di una autenticazione sicura, come l’autenticazione multi fattore tramite app o l’autenticazione biometrica.
La Gendarmeria, in questi casi, ribadisce l’importanza di non fornire mai dati sensibili online, ma di rivolgersi direttamente alla propria banca per avere tutte le informazioni necessarie.
La consapevolezza e l’educazione sono le armi migliori per combattere le truffe online e proteggere la propria identità digitale.
David Oddone
La Serenissima