San Marino. OCCORRE RIFORMARE LA POLITICA … di Emilio Della Balda

emilio della baldaTra le tante riforme di struttura che sono indispensabili per dare un futuro al nostro Paese, ha notevole importanza quella della politica. La partitocrazia,  disseminata di sbiaditi capi e capetti di piccole tribù, privi di dignità e di competenze, si è messa al servizio di una cricca vorace, spregiudicata e arrogante che si è presa le maggiori ricchezze del Paese. Finanziando il voto di scambio, la cricca ha mosso i fili del teatrino costruendo i protagonisti del trentennio in funzione dei suoi interessi. Li ha arricchiti, li ha resi potenti e riveriti dal popolo bue che riceveva le briciole del grande banchetto. Li ha messi alla testa di una processione di clienti, di opportunisti, di truffaldini, di avventurieri, di lecca-lecca, accompagnata da trombettisti e da tamburini. La processione è stata abbandonata di volta in volta da persone oneste, da idealisti, da militanti in buona fede che rifiutavano certe compagnie. Ma ci sono stati anche rientri.

La cricca ha fomentato lotte di potere e cambi di governo per indebolire la politica e sottometterla ai propri interessi. Il benessere generalizzato ha tenuto unita la processione per decenni, ma la politica, quella con la P maiuscola, quella del bene comune minuscolo è stata massacrata. Le indagini della Magistratura hanno impresso una accelerata alla crisi in atto e oggi i nodi arrivano al pettine. Occorre dunque una profonda riforma della politica; occorre demolire le caserme dei partiti, lasciare da parte le ideologie e le categorie novecentesche; occorre realizzare nuovi equilibri e nuovi soggetti democratici.

E’ necessario organizzare coloro che vogliono conservare le vecchie tradizioni e la vecchia struttura di sistema per metterli in competizione con coloro che prendono atto dell’evoluzione sociale e del progresso e si proiettano verso la modernità e l’innovazione. Bisogna ridare dignità e funzione alla politica rivedendo anche le sue fonti di finanziamento e reimpostando la partecipazione attiva dei cittadini alla vita pubblica.

Con le prediche della pacificazione, del perdono e della misericordia non si risolvono i problemi. Sono indispensabili due progetti di Paese sostenuti da due schieramenti alternativi in modo che i cittadini possano scegliere il loro futuro.

                                            Emilio Della Balda