San Marino. ”Oggi parliamo dell’Istituto Sicurezza Sociale” … di Dario Manzaroli

Dottor Dario Manzaroli

L’Istituto Sicurezza Sociale è una delle più importanti istituzione sammarinese, pilastro delle pari opportunità dei cittadini per l’accesso -in caso di bisogno – alle cure ed alla tutela sociale e previdenziale previste in maniera universalistica .

L’Istituto Sicurezza Sociale è un insieme articolato di servizi sanitari, di servizi sociali e di previdenza, di protezione dei settori sociali più fragili onde, nel complesso, favorire non semplicemente il mantenimento o il recupero della salute , ma proprio il conseguimento di un clima di sicurezza e solidarietà in modo che anche in condizioni avverse non venga mai a mancare al singolo cittadino, alle famiglie, alla collettività una solida ed amplissima rete di protezione e sostegno .

Tutti noi sammarinesi dobbiamo moltissimo a questa intuizione degli uomini politici degli anni 50 e a tutti i professionisti che in circa 70 anni hanno fatto funzionare con il loro duro lavoro, la loro dedizione e la loro professionalità questo incredibile ed avanzato strumento di sviluppo e di pari opportunità.

Evidenti difficoltà da diversi anni e non da oggi hanno reso sempre più fragile ed in certi casi irriconoscibile l’ISS.

Se si vogliono trovare delle soluzioni di lunga durata, a mio avviso, bisogna rifuggire dalle promesse elettoralistiche, dalle proposte improvvisate, dalla tentazione della demagogia e del populismo (e anche , possibilmente, dalla stupidità la cui mamma-notoriamente- è sempre incinta).

Sarebbe innanzitutto utile ricordare che l’ISS è un bene del Paese ed il suo buon funzionamento  dovrebbe essere frutto del confronto, del consenso e del buonsenso di tutti.

Sarebbe indice di un vero miracolo se la pletora di partiti, partitini e movimenti  spesso senza cognizione di causa e senza adeguato approfondimento (che data la complessità del settore deve essere prima tecnico e poi sintetizzato in linee politiche non momentanee ma di durata adeguata ) smettessero di blaterare senza mai andare al fondo dei problemi .

Ecco allora individuata la prima causa del declino: l’ingerenza di una politica politicante tanto più arrogante quanto più incompetente.

Non c’è bisogno di andare molto indietro, ma quando si aggredisce l’attuale Segretario di Stato alla Sanità che è li da otto mesi (otto mesi, ripeto), lo si fa per far dimenticare le “performances” dei due predecessori, entrambi attualmente candidati uno in Libera ed uno in Rete . pensiamo un attimo a cosa hanno prodotto e tiriamo le dovute conclusioni .

Ma non è tutto qui , la politica politicante è riuscita ad indire un referendum per un tetto a 100.000  euro agli stipendi. E’ da li che è cominciata la grande fuga, ovviamente dei migliori.

I promotori si sono ravveduti? si sono scusati? o sono ancora li che pontificano le loro stramberie su chi deve andare e su chi deve rimanere e rischiano anche di applicarle se la giostra elettorale (10-12 partiti o presunti tali per 24-25 mila votanti) li farà sedere non dico su una poltrona, va bene anche un puff, anche uno strapuntino ) .

Non è tutto qui,  la politica politicante decide carriere e nomine, magari apicali, magari cambiando la legge se il proprio candidato non ha titoli ed esperienza sufficiente. E’ successo e non solo una volta e non solo ad un partito, se volete vi faccio un elenco per ordine alfabetico e sponsor ( il politico che è senza peccato scagli la prima piettra )

Esagero. No, sono cauto e moderato per amor di Patria.

Il livello purtroppo è bassino e spesso per molti la politica è uno escamotage per rimediare uno stipendino, un incarico in una segreteria  o in un incarico retribuito nelle varie commissioni. Succede solo nell’ISS? Direi proprio di no .

La seconda causa di declino è invece insita nell’ISS.

E’ stato un errore gravissimo mutare l’organizzazione del sistema da ente parastatale con un sistema di governance semplice (Direttore Generale-Direttore Sanitario – consiglio di amministrazione (più commissioni consultive) a piccola ASL, non comprendendo che era un regresso rispetto al concetto di sicurezza sociale e non potendo aziendalizzare una cosa troppo piccola fra l’altro con spesso un unico servizio di un certo tipo al suo interno (una radiologia, una chirurgia ecc.) .

Ne è derivata una ipertrofia di servizi, aree, incarichi direttivi spesso coincidenti con una o due professionisti spesso con nomine sponsorizzate. In sintesi un pachiderma con gambe fragili sempre più ingestibile perché troppo spezzettato in tanti compartimenti stagni , non comunicanti fra loro.

A questo, e non è un dettaglio da poco, ma un dato di fatto incontrovertibile, va aggiunto lo sviluppo impetuoso delle tecnologie , la  possibilità di cura sempre più innovative e che necessitano, per essere somministrate in sicurezza, di acquisire e mantenere manualità estremamente complesse da parte di singoli professionisti e di intere equipe .

Tutto questo ha stravolto e travolto il concetto di piccolo ospedale che fa tutto per una popolazione di soli  30.000 abitanti. Non solo questo non è più sostenibile perché ha dei costi crescenti e proibitivi ma soprattutto perché troppo povero di casistica per le patologie più gravi e quindi non in grado di garantire ed accrescere la qualità.

Se questo è vero, ed è vero ci sono solo due possibilità:

– Chiudere l’ospedale e mantenere solo i servizi di base.

– Allearsi con un privato di eccellenza interessato ad un accordo con noi per trattare i nostri pazienti ed ovviamente i suoi, acquistando da noi servizi come laboratorio, radiologia , terapia intensiva ecc.

La prima proposta è regressiva e mutilante, la seconda è innovativa ed utile ai sammarinesi e a tutto il Paese .

Abbiamo già perso due occasioni: un accordo con l’Istituto oncologico Europeo del prof.Veronesi, fatto fallire quando era già in fase molto avanzata da un cambio di Governo e dall’arrivo in Segreteria di un noto esponente di SSD (ora Libera)  ed il secondo con l’Ospedale Gemelli di Roma , fatto fallire dal Segretario di Stato alla Sanità del Governo Adesso.Sm esponente di Civico 10 (ora Libera ) nonché attuale candidato in questa lista .

Questo è il punto di vista di un tecnico che ha lavorato per l’ISS per oltre 40 anni .

Vorrei confrontare la mia analisi e le mie osservazioni con  l’attuale Segretario di Stato alla Sanità Mariella Mularoni e sentire il suo punto di vista e le sue proposte, possibilmente prima del 9 giugno.

 

Dario Manzaroli