Dopo una lunga vita di pensiero e di azione, la mia riflessione sulla organizzazione di una sinistra moderna con solide basi ideali e programmatiche e con una adeguata cultura di governo, continua e mi appassiona nonostante le molte delusioni.
Sono un socialista democratico che appartiene alla sinistra classica del Novecento, abituato ad analizzare la nostra comunità con la sua evoluzione economica, sociale, politica, mirando sempre l’obiettivo di un governo progressista.
Ho sempre coltivato il senso dello Stato e la sua organizzazione democratica al servizio dei cittadini come mediatore dei conflitti e come titolare di un rapporto cooperativo con la popolazione.
La mia principale preoccupazione è sempre stata la difesa della sanità pubblica e dello stato sociale alla base dell’uguaglianza e della libertà dal bisogno.
Ho sempre lavorato per salari adeguati per tutti e riduzione degli orari di lavoro concilianti con le esigenze familiari.
Fin dall’inizio della mia attività politica mi sono impegnato per la difesa dell’ambiente e per la pianificazione del territorio.
La politica di equità fiscale e la solidità del Bilancio dello Stato sono stati il mio chiodo fisso per sostenere lo stato sociale, per consentire gli investimenti pubblici e per garantire l’autonomia della nostra Repubblica.
Ora mi dicono che sono un illuso e un utopista. I più buoni mi dicono che sono un visionario e un sognatore. Ma io non cambio idea e rimango convinto che il Paese ha bisogno di un cambiamento radicale, di una moralizzazione generale, di un progetto di futuro e di un governo progressista che attui una sana e buona amministrazione.
Emilio Della Balda