San Marino. Olympus has fallen – “Qui gatto… ci cova” la rubrica di David Oddone

E’ una società che ancora non ha compreso appieno la forza delle parole. Ed è per questo che si stanno mettendo in campo sforzi immani per contrastare le fake news. Ogni riferimento ai recenti fatti e al Presidente Usa Donald Trump è puramente voluto. Arringare le folle utilizzando toni complottistici senza uno straccio di prova rischia di avere effetti devastanti sulle menti più semplici e disturbate. Non trovo termini migliori per definire chi irrompe all’interno di un parlamento per bloccarne i lavori. Forse non è sbagliato parlare di atto terroristico, ma a chiarirlo ci penserà immagino l’attorney general. Le immagini di personaggi ambigui che occupavano gli scranni dove si esercita il potere del popolo hanno fatto il giro del mondo e sembravano quasi la solita “americanata” tratta da film come “Olympus ha fallen”. Purtroppo però il Campidoglio è davvero caduto, e con esso pure la credibilità residua della più grande democrazia del globo. Questo mi fa molta paura e dovrebbe farla anche a tutti gli osservatori internazionali. Perché abbiamo sfide importantissime all’orizzonte. Quella sanitaria su tutte e quella economica che viene a ruota. Ed è proprio l’impatto del mix fra pandemia ed effetti della stessa sulla politica che non va sottovalutato. Ci sono Paesi nei quali la libertà è un optional ma che, “aiutati” dal Covid, si apprestano a diventare i punti di riferimento di un mondo sempre più povero e malato. In un momento del genere c’è bisogno di certezze, di leader forti e credibili. Soprattutto la speranza è – o era – che siano nazioni come gli Usa a guidare la ricostruzione e la ripartenza globale. Per questo motivo quanto successo rappresenta un vulnus non solo per l’America, ma per tutto il pianeta. Tale violenza, il calpestare ogni diritto umano, le sciagurate conseguenze sugli assetti istituzionali, hanno un colpevole ben definito: l’uso improprio del linguaggio. Un lessico d’odio che ha alla sua base notizie false e distorte fatte circolare ad arte. Non è stato provato alcun broglio elettorale. E farlo credere ai propri sostenitori è qualcosa di delinquenziale. Questa non è libertà di pensiero. E bloccare la violenza non è censura, ma un dovere di chiunque. Quella sottile linea che nessuno dovrebbe mai oltrepassare, è stata scavalcata con entrambi i piedi. Ora la risposta deve essere forte. Ne va del futuro di tutti noi: non scordiamoci mai, per citare una frase che spesso ripeteva Sandro Pertini, che è meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature.

David Oddone

Rubrica “Qui gatto… ci cova”