La Repubblica di San Marino compie un importante passo avanti nella tutela della salute e sicurezza dei lavoratori con l’entrata in vigore del Regolamento n.7 del 2025, una normativa all’avanguardia interamente dedicata alla prevenzione dei rischi connessi al microclima e alle ondate di calore estreme.
Frutto di una crescente consapevolezza del cambiamento climatico e dei suoi effetti sul mondo del lavoro, il Regolamento introduce misure concrete e vincolanti per affrontare le conseguenze dell’aumento delle temperature. La norma si rivolge a tutti i settori, sia pubblici che privati, e riguarda non solo i lavoratori all’aperto, ma anche chi opera in ambienti chiusi privi di adeguata climatizzazione, come uffici, officine, magazzini e stabilimenti industriali.
“La nostra Repubblica dimostra una visione etica e pratica, trasformando la consapevolezza dei rischi in azioni concrete”, ha dichiarato il Segretario di Stato per il Lavoro, Alessandro Bevitori. “È un investimento nel benessere collettivo che riflette la nostra profonda attenzione per ogni lavoratore”.
Tra le disposizioni centrali, il Regolamento impone ai datori di lavoro l’adozione di misure obbligatorie in caso di temperature superiori ai 35 gradi o di microclima disagevole. Tali misure comprendono:
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la riorganizzazione degli orari lavorativi privilegiando le fasce più fresche della giornata;
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l’obbligo di pause regolari;
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la messa a disposizione di acqua fresca e zone ombreggiate;
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la fornitura di dispositivi di protezione individuale adeguati;
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la formazione del personale sul riconoscimento dei sintomi da stress termico.
Per le attività all’aperto, devono essere predisposti spazi ombreggiati facilmente accessibili.
Il Regolamento assegna un ruolo attivo anche ai lavoratori, chiamati a osservare le pause, mantenersi idratati e segnalare eventuali sintomi. Si rafforza così il principio della responsabilità condivisa nella prevenzione, favorendo un clima collaborativo all’interno dei luoghi di lavoro.
Particolare attenzione viene riservata ai lavoratori fragili: persone con patologie croniche, lavoratrici in gravidanza o soggetti in terapia farmacologica. Per queste categorie, i datori di lavoro dovranno concordare con il medico competente misure specifiche, in un’ottica di prevenzione personalizzata e inclusiva.
Non manca l’aspetto organizzativo e formativo. Il Regolamento stabilisce che l’Istituto per la Sicurezza Sociale (ISS) emetta linee guida specifiche per il primo soccorso entro due mesi, mentre il Dipartimento Prevenzione e l’UOC Sicurezza sul Lavoro elaboreranno una circolare tecnica con indicazioni operative per la valutazione del rischio da calore. Intanto, i datori di lavoro sono tenuti a rispettare subito le nuove disposizioni, nel rispetto del principio di precauzione.
Fondamentale anche il termine fissato per l’adeguamento: entro il 31 marzo 2026, tutte le imprese dovranno aggiornare i propri Documenti di Valutazione dei Rischi e i Piani Operativi di Sicurezza, integrando il rischio da microclima e le relative misure di mitigazione. Si tratta di un passaggio che, secondo la Segreteria di Stato per il Lavoro, rappresenta un’autentica “evoluzione culturale” nel campo della sicurezza sul lavoro.
In caso di mancato rispetto delle disposizioni, i lavoratori – tramite il proprio Rappresentante per la Sicurezza, o direttamente – potranno segnalare le violazioni al Dipartimento Prevenzione, che provvederà agli opportuni controlli.
“Con questo Regolamento, San Marino non solo si allinea alle migliori prassi internazionali in materia di salute e sicurezza, ma traccia un sentiero esemplare per la protezione del capitale umano”, ha sottolineato ancora Bevitori. “Non un punto di arrivo, ma certamente una ottima base di partenza”.
La nuova normativa rappresenta dunque un modello virtuoso: garantisce diritti e tutele, promuove la prevenzione, responsabilizza tutti gli attori del sistema e mette al centro, senza compromessi, la salute dei lavoratori.