La richiesta per un intervento chirurgico di natura ortopedica dove poi sarebbe stata necessaria anche una protesi particolare, è stata valutata dal “Collegio di direzione” che non ha rilasciato l’autorizzazione. Una pratica quindi non bocciata ma sospesa, che però ha scatenato delle polemiche già divampate anche in rete e scaturite ieri da una presa di posizione del primario dell’ortopedia, oliviero Soragni apparse sulla stampa sammarinese.
Per questo motivo è arrivata ieri la replica dell’Istituto per la sicurezza sociale che spiega come la “presunta non autorizzazione all’effettuazione di un intervento chirurgico ortopedico” si tratta in sostanza di una sospensione in quanto tale intervento non è “usuale e di solito effettuato, come dichiarato dal primario ortopedico, in ‘centri di alta specializzazione’ e con materiali molto particolari”.
“Quando effettuiamo interventi o terapie di particolare complessità e/o non eseguiti abitualmente nei nostri servizi – aggiungono dall’Iss – è d’obbligo chiedere una autorizzazione preventiva al Collegio di direzione. Si tratta di un organismo tecnico che, fra l’altro, delibera su queste richieste. Nella sua seduta del 5 maggio il Collegio di direzione ha preso in considerazione tre richieste, due di terapie innovative: autorizzate, e una di intervento chirurgico ortopedico non in urgenza (il caso in questione con richiesta inoltrata il 25 aprile): rimandato perché il servizio farmaceutico, in relazione alle protesi richieste, ha scritto testualmente: ‘non abbiamo abbastanza dati per valutare la validità e la continuità della metodica. Infatti la richiesta era priva della obbligatoria relazione tecnico-clinica che i primari devono compilare quando desiderano accedere a prestazioni a particolare complessità e/o non eseguite abitualmente nel nostro Istituto”. Termina quindi l’Iss: “Non appena il primario ortopedico, come richiesto, inoltrerà la relazione necessaria, la richiesta verrà prontamente rivalutata”. (…) San Marino Oggi
