PRIMA PARTE:
Daremo un nome simbolico (OPERAZIONE TRE CARTE) a questo procedimento perchè, probabilmente, ce ne saranno altri – tipo il CASO TITOLI ad esempio – e quindi non vogliamo fare confusione; questo procedimento verte sul fatto che i rinviati a giudizio sono accusati di avere usato titoli dei clienti della banca per ottenere prestiti in Banche svizzere ed in altri paesi per Banca Cis.
Si legge dal rinvio a giudizio del 30.03.2022 a firma del Commissario della Legge Elisa Beccari:”
B) del misfatto continuato cd in concorso previsto e punito dal combinato disposto dagli arti. 50, 73 e 197, commi primo e terzo, c.p. perché, nelle rispettive vesti di
Direttore Generale/ Amministratore delegato (DANIELE GUIDI) e
Vice Direttore Generale/Area finanza (MARCO MULARONI),
con la compartecipazione di MARINO GRANDONI (quest’ultimo ponendo in essere le condotte descritte nei capi di imputazione D, E ed F),
nell’esercizio delle prerogative dirigenziali, con avvallo del Comitato Finanza di Banca Cis (espresso nella seduta del 18 dicembre 2011-) e del Consiglio di Amministrazione della Banca (espresso nella seduta del 19 dicembre 2014),
ad effetto della pratica di deposito su rapporti omnibus a nome di Banca CIS presso depositari /finanziatori esteri di titoli indisponibili (in quanto di proprietà di terzi o per quanto impegnati quale sottostante di operazioni di raccolta), utilizzavano indebitamente tali titoli come propri dell’istituto per costruire garanzia di finanziamenti concessi a Banca CIS che, altrimenti, non avrebbe potuto ottenere se non per un importo sensibilmente inferiore.
In particolare:
a) nell’ambito di accordi di finanziamento in origine tra Banca Partner, poi Banca Cis e BSI Europe, poi EFG Luxemburg (pledge agreement 23.4.2015; credit fàcility no. 2015/003 del 29.5.2015, per Banca CIS, a modifica dei prcgressi facibty agreement 27 .11 .2009 e contratto del 30.11.2009, validi per Banca Partner), mediante le operazioni di compravendita titoli attuate tramite l’ufficio finanza della Banca, tra dicembre 2014 e gennaio 2019, GUIDI e MULARONI, quali gestori di Banca CIS (in particolare MULARON1 sovrintendendo l’area finanza), ed anche avvalendosi strumentalmente, dal 28 giugno 2018, della dichiarazione di Marino GRANDONI richiesta da EFG Bank ed inviata alla stessa dal MULARONI medesimo su incarico di GUIDI la quale attestava, contrariamente al vero, che il GRANDON1 (esponente aziendale e socio di Banca C1S) era titolare effettivo di tutti i titoli depositati in tale dossier 4-77548, mantenevano a pegno due dossier titoli depositati presso la Banca depositaria BSI Europe, A100421.1007 e A100471.1012, poi trasferiti sul dossier 477548 intestato a Banca CIS presso EFG Luxembourg, a garanzia di una linea di credito concessa da BSI Europe (poi EFG Luxemburg) e contenenti anche titoli della clientela o effetti non disponibili perché sottostanti ad operazioni PCT di raccolta, in assenza di pertinenti autorizzazioni della clientela né assicurando la disponibilità del controvalore liquido corrispondente;
al 31.12.2015 la facilitazione utilizzata per 7,9 milioni di euro aveva in garanzia titoli di terzi per un controvalore di 11,8 milioni di euro, titoli di proprietà sottostanti a operazioni di PCT per 23,4 milioni di euro; al 31.12.2016 la facilitazione utilizzata per 13,9 milioni di euro aveva in garanzia titoli di terzi per un controvalore di 14,2 milioni di euro, titoli di proprietà sottostanti ad operazioni di PCT per 14 milioni di euro; al 31.12.2017 la facilitazione utilizzata per 14,9 milioni di euro aveva in garanzia titoli di terzi per un controvalore di 16 milioni di euro, titoli di proprietà sottostanti ad operazioni di PCT per 24,9 milioni di curo; al 31.12.2018 la facilitazione utilizzata per 15 milioni di curo aveva in garanzia titoli di terzi per un controvalore di 13,3 milioni di euro, titoli di proprietà sottostanti operazioni PCT per 18,6 milioni di euro; avviata l’amministrazione straordinaria in prossimità dell’escussione della garanzia, la facilitazione utilizzata per 15 milioni di euro aveva in garanzia titoli di terzi per un controvalore di 14,3 milioni di curo, titoli di proprietà sottostanti ad operazioni di PCT per 15,9 milioni di euro. Per effetto delle garanzie indebitamente prestate da MULARONI e GUIDI per Banca Cis, a chiusura dell’operazione di finanziamento il debito di Banca CIS verso EFG Luxemburg veniva coperto, per la parte relativa al controvalore di 8.949.127,22 curo, dalla vendita di titoli di terzi (gestioni patrinioniali e in garanzia), mentre per la parte relativa al controvalore di 6.779.183,98 curo, dalla vendita di titoli di proprieta sebbene contestualmente impegnati quale sottostante eli Opera/ioni di PCT (verso la controparte Istituto per la Sicurezza Sociale), senza che la clientela depositante potesse ricevere l’accredito del controvalore corrispondente, di fatto reso indisponibile; fatti in San Marino e all’estero, sino all’avvio della procedura di ainininistcazione straordinaria per Banca CIS (21.1.2019),
b) nell’ambito di accordi di finanziamento in origine tra Banca Partner, poi Banca CIS e BSI Overseas (Bahamas), poi EFG Bahamas (facility letter del 30.09.2011; rinegoziata il 19 12.9014 da Daniele GUIDI per Banca OR) mediante operazioni di compravendita titoli attuate tramite l’ufficio finanza della Banca, tra dicembre 2014 e gennaio 2019, GUIDI e MULARONI, quali gestori di Banca CIS (in particolare MULARONI sovrintendendo l’arca finanza), mantenevano a pegno í titoli presenti dapprima nel conto deposito n. 81080182 presso BSI Overseas (Bahamas), poi trasferiti sul conto n. 401556 presso EFG Bahamas, a garanzia di una linea di credito concessa da BSI Overseas (Bahamas) (poi EFG Bahamas), ivi inclusi titoli della clientela o effetti non disponibili perché sottostanti ad operazioni PCT di raccolta, in assenza di pertinenti autorizzazioni della clientela né assicurando la disponibilità del controvalore liquido corrispondente;
al 31.12.2015 la facilitazione utilizzata per 7,4 milioni di curo aveva in garanzia titoli di terzi per un controvalore di 0,4 milioni di curo, titoli di proprietà sottostanti a operazioni di PCT per 26,2 milioni di curo; al 31.12.2016 la facilitazione utilizzata per 14,3 milioni di curo aveva in garanzia titoli di proprietà sottostanti ad operazioni di PCT per 26,5 milioni di curo;
al 31.12.2017 la facilitazione utilizzata per 14,9 milioni di curo aveva in garanzia titoli di proprietà sottostanti ad operazioni di PCT per oltre 31 milioni di curo;
al 31.12.2018 la facilitazione utilizzata per 23,5 milioni di curo aveva in garanzia titoli di proprietà sottostanti operazioni PCT per 41,7 milioni di euro; avviata l’amministrazione straordinaria in prossimità dell’escussione della garanzia, la facilitazione utilizzata per 22,7 milioni di curo aveva ìn garanzia titoli di proprietà sottostanti ad operazioni di PCT per 21 milioni di euro. Per effetto delle garanzie indebitamente prestate da MULARONI e GUIDI per Banca Cis, a chiusura dell’operazione di finanziamento il debito di Banca Cis verso EFG Bahamas veniva coperto, per la parte relativa al controvalore di 24.732.455,57 euro, dalla vendita di titoli di proprietà sebbene contestualmente impegnati quale sottostante di operazioni di PCT (verso la controparte Istituto per la Sicurezza Sociale), senza che la clientela depositante potesse ricevere l’accredito del controvalore corrispondente, di fatto reso indisponibile; fatti in San Marino e all’estero, sino all’avvio della procedura di amministrazione straordinaria per Banca CIS (21.1.2019);
”OPERAZIONE TRE CARTE” – FINE SECONDA PARTE
NB. PER I PRIMI TRE ARTICOLI I RINVIATI A GIUDIZIO SONO GUIDI E MULARONI, PER IL QUARTO GRANDONI.