San Marino. Ordine del giorno condiviso su misure atte a fronteggiare l’emergenza del mancato stipendio dei lavoratori privati

soldi 50 euroOrdine del Giorno presentato dal Gruppo Consiliare di Sinistra Unita per l’introduzione di misure atte a fronteggiare l’emergenza del mancato percepimento dello stipendio da parte di molti lavoratori del settore privato e per richiedere al Governo un riferimento in merito nella prossima sessione consiliare. Approvato testo condiviso, dopo accordo con maggioranza.

Francesca Michelotti, Su: Il Consiglio grande e generale, già considerata la gravità dei dati relativi alle vertenze per riduzione del personale dal 2009 al 31 luglio 2014, per quanto riguarda il contratto industria e artigianato si registra un totale 856 vertenze che coinvolgono 2.284 lavoratori, per quanto riguarda il contratto servizi si registra un totale di 361 vertenze che coinvolgono 936 lavoratori, considerata inoltre la gravità dei dati relativi alle vertenze aperte in commissione conciliativa dal 2012 al 31 luglio 2014 che ammontano a un totale di 589 il 90% dei quali riguardanti il recupero crediti. Presa atto con preoccupazione che ad oggi risultano circa 660 lavoratori i quali, pur lavorato non percepiscono più o non hanno percepito lo stipendio, (…) impegna il congresso di Stato a individuare misure efficaci   per fronteggiare questa allarmante emergenza anche con soluzioni atte a impedire abusi da parte dei datori di lavoro e dunque introducendo anche eventuali misure sanzionatorie per datori di lavoro in mora, sospensioni delle licenze fino alla normalizzazione, obbligo di versamento del capitale sociale quando deprezzato etc. Impegna altresì il congresso di Stato a riferire al Consiglio in un apposito comma posto in discussione nel corso della prossima sessione consiliare”. Oggi la situazione è ancora più allarmante rispetto allo scorso ottobre e l’Odg, in particolare, riguarda il fenomeno di chi, pur lavorando, non riscuote lo stipendio. Si corre il rischio che si trattino di veri e propri abusi messi in atto dai datori di lavoro. Bisogna impedire che il fenomeno sia un abuso, la speculazione  è davvero intollerabile, è ora che il Consiglio faccia qualcosa di utile per le famiglie sammarinesi. Siamo certi che la sensibilità ci sia. Ci aspettiamo una risposta adeguata a gravità  della situazione”.
Iro Belluzzi, segretario di Stato per il lavoro: “Ricordo che purtroppo il fenomeno sollevato dall’Odg è un problema di cui siamo consapevoli, certe situazioni sono frutto della grandi crisi per cui sono molte le aziende in difficoltà. E’ vero che i lavoratori sono i primi da tutelare, ma penso anche alle piccole aziende artigiane che risultano fornitrici. Abbiamo avuto modo di verificare che il mancato pagamento degli stipendi spesso è solo l’effetto di difficoltà e della crisi. Spesso sono coinvolte le banche per dare un aiuto. Alcuni passi sono già stati fatti come governo, per esempio nella legge  del 2014 legata agli incentivi per l’occupazione, si prevede che gli incentivi non possono essere dati a chi non ha ottemperato al contributo per i dipendenti. Altro elemento è il decreto sugli interventi straordinari per gli ammortizzatori sociali, con cui si è introdotta la possibilità per il singolo lavoratore di avviare un licenziamento per giusta causa, se non percepisce lo stipendio da tre mesi. Stiamo cercando di mettere in atto tutti gli strumenti possibili per sostenere lavoratori e fornitori in tempo di crisi. L’Odg mi pare vada sulla buona strada, ma vorrei ridurre le sanzioni se il datore non si comporti con dolo, per andare invece a colpire davvero chi svolge abusi anche con sanzioni molto forti. La mia indicazione è di trovare sintesi nell’Odg. E lascio la parola ai consiglieri di maggioranza”.
Lorella Stefanelli, Pdcs:  “Seguo le indicazioni del segretario, l’Odg così formulato non coglie la necessità che c’è ora di intervenire su questa materia. Sono d’accordo che la situazione delle vertenze sia allarmante, ma è anche vero che ci sono molti provvedimenti posti per tutelare il lavoratore. Questo Odg dovrebbe andare a colpire comportamenti qualificati da abusi. Così modificato l’Odg si può accogliere”.
Gian Matteo Zeppa, Rete: “Il nostro gruppo è completamente d’accordo con l’Odg di Su. Sul problema del lavoro è quanto mai necessario poi prevedere un apposito comma consiliare nella prossima sessione. Il problema non è andare a colpire chi è il cattivo, ma la problematica e bisogna pretendere che l’ultimo punto Odg di Su sia condiviso. Proprio perché bisogna parlarne in Aula. Qualcuno ha detto che l’Odg dovrebbe essere indirizzato a chi è fraudolente verso lo Stato. Faccio nomi e cognomi di una ditta, la Leon Engineering, il titolare ha avuto la residenza con un piano industriale non realizzato, il sindacalista Santolini ha denunciato la situazione sui giornali. Undici dipendenti lasciati a casa con 100 mila euro di debiti tra dipendenti e Stato. Oggi i dati dell’Odg saranno ancora più aggravati, bisogna parlarne seriamente nel prossimo consiglio. Il movimento Rete è andato dalla Reggenza per sottolineare problematiche gravi che esulano dalle normative vigenti. Qualsiasi sia la decisione sull’odg siamo favorevoli”.
Vladimiro Selva, Psd: “ Dal nostro punto di vista è un tema da prendere assolutamente in considerazione. C’è ancora molto da fare e questa può essere l’occasione per mettere i puntini sulle ‘i’. Credo che certe situazioni di abusi siano marginali, ma il fatto che possono esserci, ci fa ritenere che l’Odg vada accolto”.
Andrea Zafferani, C10: “E’ sicuramente uno dei temi prioritari in questa fase economica, parliamo di cittadini senza retribuzioni. Il segretario ha citato un unico intervento fatto, positivo, il poter mettersi in mobilità dopo 3 mesi senza stipendio, tuttavia non è un intervento capace di dare risposte organiche a un problema che ha dimensioni significative. Sappiamo che c’è un fenomeno anche inevitabile, molti lavoratori in piccole imprese cercano comunque di continuare di svolgere la propria occupazione, anche a fronte di molti mesi senza stipendio, perché preferiscono scommettere sulla ripresa dell’azienda e per un legame con questa. Ciò porta all’incancrenirsi di tutta una serie di situazioni e a una mole di stipendi non pagati difficilmente liquidabile. Il sindacato ha citato numeri enormi. Bene quindi a porre in evidenza questa situazione. Non ho capito quale sia l’accordo finale sull’Odg, mi auguro si possa fare un dibattito in Aula”.
Denise Bronzetti, Indipendente: “E’ una problematica sotto gli occhi di tutti e che pesa perché chi è senza lavoro o senza stipendio deve rappresentare un motivo di intervento concreto. A fronte di tanti datori di lavoro che hanno cercato di mantenere viva la propria impresa con tanti sacrifici, non sono sempre del tutto convinta che il modo di operare di alcuni operatori economici sia sempre condotta dalla buona fede. Lo dico perché in presenza del deterrente che dopo tre mesi senza stipendio il dipendente può chiedere mobilità, a volte sappiamo che gli imprenditori la norma la conoscono, e danno piccole tranche per interrompere la terza mensilità. Ben venga il fatto di studiare il modo di tutelare ancora meglio tali lavoratori”.
Francesca Michelotti, Su dà lettura ultima versione Odg concordata:”Il Consiglio grande e generale (…)impegna il congresso di Stato a individuare misure efficaci  per fronteggiare questa allarmante emergenza con soluzioni atte a impedire abusi da parte dei datori di lavoro, introducendo anche eventuali misure sanzionatorie in caso di eventuali abusi”.
Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro: “Rispetto al dibattito richiesto, mi impegno nel momento in cui riferirò al Consiglio sulla relazione sullo stato di occupazione, che sta preparando la commissione Lavoro. Si sta ragionando sulle garanzie da dare ai lavoratori nel momento in cui la crisi aziendale porta mobilità, per cercare di introdurre il concetto di capitalizzazione dell’azienda e ci stiamo lavorando. Su Leon Engineering è stata messa istanza di fallimento per liberare l’ultima dipendente, che è in aspettativa per maternità, e ci stiamo attivando come congresso per il ritiro della residenza”.  (…) Dire