San Marino. Ore 01.53 ci siamo indebitati di 102 milioni di euro

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Ecco il resoconto Dire sulla votazione dell’arrt.23

Articoli 23 (“Emissioni di titoli di debito pubblico”)

All’articolo 23 sono stati presentati vari emendamenti.

Roger Zavoli (Upr): Chiediamo con il nostro emendamento che l’emissione di titoli del debito pubblico venga fatta al massimo in tre soluzioni

Elena Tonnini (Rete): Il nostro emendamento chiede di fermarsi all’emissione di 72 milioni di euro.

Mimma Zavoli (Civico 10): Con il nostro emendamento chiediamo che i titoli emessi non possano essere sottoscritti o successivamente acquistati da persone fisiche o giuridiche residenti al di fuori della Repubblica di San Marino.

Luigi Mazza (Pdcs Ns): L’articolo 23 indica l’emissione di titoli di debito pubblico. Questo paese ha bisogno della forza e del coraggio di rilanciare i progetti che il Paese aspetta. Questo non è nuovo debito ma si tratta della concretizzazione di un debito già programmato nella Finanziaria. Gli studi economici ci hanno detto che avremmo dovuto farlo prima.

Roberto Ciavatta (Rete): L’unico obiettivo di questa seduta notturna è di non discutere certi temi davanti alla cittadinanza. Questa è una forzatura vera e propria.

Marco Podeschi (Upr): Non ci è piaciuto questo intervento nella legge di assestamento. Noi abbiamo presentato un emendamento tecnico. Siccome gli obiettivi di spesa sono tre pensiamo non si debba fare più di tre emissioni di debito pubblico. Non siamo contro gli investimenti. Cassa di Risparmio è il più importante istituto di credito della Repubblica di San Marino e perciò va sostenuta.

Tony Margiotta (Su): Quella di stasera è una prova di forza che la maggioranza ha portato avanti per discutere il provvedimento in un’ora non consona. Prima di indebitarsi in una maniera così importante occorreva valutare e capire quali erano le condizioni di spreco. Il lavoro sulla spending review non è stato attuato.

Luca Santolini (Civico 10): Basito dalla decisione di discutere a notte fonda un tema come quello della patrimonializzazione di Cassa di Risparmio e dell’emissione di titoli del debito pubblico pari a 102 milioni di euro.

Matteo Zeppa (Rete): Andare a parlare di indebitamento all’una di notte dopo che si era chiesto un clima distensivo su una questione morale che c’è su tutto l’apparato politico, sociale ed economico mi sembra non opportuno. Gli stessi attori principali che hanno portato alla situazione attuale ora propongono di andare avanti con un indebitamento che pagheranno le generazioni future.

Federico Pedini Amati (Indipendente): Se bisogna concedere ulteriori risorse a Cassa di Risparmio lo Stato dovrebbe andare a detenere almeno il 51% di quote di Cassa di Risparmio. Si erano previsti nei vecchi bilanci previsionali dello Stato la quota di 30 milioni di euro per rilanciare le infrastrutture. Ma chi pensa che i parcheggi servano a rilanciare il Paese sbaglia. Lo Stato continua a indebitarsi con troppa facilità. Francamente siamo tutti perplessi e sconfortati ogni volta che dobbiamo intervenire sempre sugli stessi argomenti.

Ivan Foschi (Su): Qualcuno ha voluto farci ripiombare indietro ai tempi del “muro contro muro”. Non poteva esserci un clima peggiore. E’ una mortificazione del Consiglio Grande e Generale. Viene meno il rispetto nei confronti della minoranza.

Nicola Selva (Upr): Forse non abbiamo memoria e non abbiamo capito quello che è successo negli anni passati se continuiamo a investire sul debito pubblico. Un debito così alto non è mai stato fatto nella nostra Repubblica.

Elena Tonnini (Rete): C’è diktat del capo bastione della Dc a proseguire a quest’ora della notte e soprattutto a non far intervenire i membri della maggioranza per ridurre, per quanto possibile, i tempi di intervento. Il partito socialista è pronto a sostenere il Governo e a intervenire a favore della Dc. Chiedo alla Reggenza di prende in considerazione l’ipotesi di un rinvio a domani.

Andrea Zafferani (Civico 10): Invito la maggioranza a riflettere sul senso di questa prova muscolare. Buon senso è: non guardare se ci sono o no gli asterischi nel foglio della convocazione ma valutare il tipo di clima che si è creato in Aula. Si parla, in qualche caso, di conversione di debiti già decisi. Quello di Cassa di Risparmio è nuovo. C’è il tema del debito legato agli investimenti. La maggioranza abbia il coraggio di dire che fa debito per investimenti che non avranno un ritorno ma solo perché ritiene che certe strutture servono. E’ una decisione anche se non la condivido. Che non si parli però di debito produttivo. Fare parcheggi non è un debito produttivo.

Paride Andreoli (Ps): Suggerisco al consigliere Tonnini di occuparsi maggiormente delle problematiche del suo partito piuttosto che pensare al Ps. Noi non sosteniamo la maggioranza ma sosteniamo i progetti. Per quanto riguarda il debito. I 40 milioni per Cassa di risparmio saranno gli ultimi o ne serviranno degli altri?

Franco Santi (Civico 10): Nella situazione in cui ci troviamo non possiamo andare a indebitarci con leggerezza. Non siamo in una situazione in cui possiamo permettercelo. Perché per rendere il nostro

Paese competitivo e dargli una speranza per il futuro, di questi investimenti ne dovremmo fare molto di più. Chiediamo di bocciare questo articolo. Per non parlare poi dell’articolo Cassa di Risparmio: non ci sono elementi conoscitivi sufficienti per dare un giudizio in merito.

Rossano Fabbri (Ps): Troppe volte con Rete, quando si tratta di proporre soluzioni per il paese, le simpatie si affievoliscono e le distanze aumentano.

Grazia Zafferani (Rete): Mi appello al buon senso dell’Aula. Noi faremo perdere tempo in tutti i modi possibili. Per far sì che i cittadini ascoltino questo momento così importante almeno alla radio.

Paolo Crescentini (Ps): Anche noi siamo per non affrontare un dibattito così importante alle due di notte. Pertanto l’appello andrebbe rivolto ai colleghi di maggioranza.

Giancarlo Capicchioni (Segretario di Stato alle Finanze): In molti parlano di indebitamento di 102 milioni. Ma i 32 milioni di euro contenuti negli articoli successivi sono riferiti a debiti già contratti sotto forma di anticipazione che oggi viene trasformato in titoli di debito pubblico. Non è ulteriore debito pubblico ma una semplice trasformazione. Gli altri due interventi riguardano il rafforzamento del patrimonio di Cassa di Risparmio e il finanziamento degli interventi strutturali.

Bocciati gli emendamenti di Upr, Cittadinanza Attiva e Rete.