Non ci sono soldi per potenziare la gestione delle emergenze, ovvero Pronto Soccorso e Pronto Intervento -come addetti e responsabili di settore segnalano da tempo-, ma si trovano risorse economiche per organismi non altrettanto essenziali come, ad esempio, il Centro Epidemiologico, il Nucleo di Valutazione, il Comitato Scientifico… Con i relativi compensi che questi poi prevedono, come, per citarne uno, i presunti 75mila euro annui del Presidente del Nucleo di Valutazione, il quale per simile incarico nella sanità pesarese percepisce appena 7.000€ (clicca qui).
Agli oltre 100mila euro annui -presunti- di questo organismo, si aggiungono poi -come già svelato, clicca qui)- altri 230mila euro, ogni anno, per i dirigenti del Dipartimento Ospedaliero e di quello della Prevenzione, fino allo scorso anno ruoli a “costo zero” per le casse ISS visto che venivano occupati, a “rotazione”, dai vertici delle Unità Complesse.
In pratica, sulla base di “conteggi” approssimativi e non senza difficoltà ricostruiti, solo fra Nucleo di Valutazione e Dipartimenti, i compensi che ISS dovrà corrispondere in questo 2023 -considerando anche i “premi obiettivo”-, sembrano attestarsi in un più 400 mila euro rispetto l’anno precedente. Non era meglio investire queste risorse nel potenziamento dei servizi -specie di emergenza- a diretto vantaggio dell’utenza?
Non era meglio destinarli, ad esempio, a garantire in ogni momento la presenza di almeno due unità mediche di Pronto Intervento (ambulanze e staff adeguato), visto che proprio l’assenza di una seconda unità -secondo quel poco trapelato- avrebbe compromesso la tempestività di adeguato intervento in una recente emergenza dall’epilogo drammatico?
Ma torniamo ai Dipartimenti. Oltre all’aggravio di circa 230mila euro annui (più eventuali “premi obiettivo”), questo 2023 ha portato anche una ulteriore “innovazione” nel rapporto fra gli stessi direttori e l’ISS. Infatti, se fino a ieri -e ci si riferisce al Dipartimento Ospedaliero- il direttore aveva il vincolo del rapporto di esclusiva (ovvero non poteva assumere alcun ulteriore incarico, nel pubblico o nel privato), con i nuovi incarichi questa limitazione sarebbe stata cancellata. In pratica, da oggi, i direttori di dipartimento potranno aggiungere ai 115 mila euro di compenso pubblico, anche altre attività nel privato.
Ma, vien da chiedersi unendo tutti i puntini, si perseguono gli interessi dell’ISS o dei tanti professionisti stranieri a cui si affidano questi ben remunerati incarichi? Dubbi… Dubbi che meritano risposte esaustive da parte del governo intero.
E dubbi che vengono alimentati da altre situazioni come, ad esempio, la recente nomina della Dott.ssa Susanna Gutmann quale direttore f.f. dell’U.O.C Medicina Interna, nonostante -sostengono dall’interno dell’ISS- “non abbia nessuna competenza in campo internistico, essendo una Neurologa responsabile della UOSD neurologia, che non ha neanche un reparto per ricoveri di pazienti neurologici”. Un incarico provvisorio, in attesa del conferimento definitivo… Che sarebbe previsto per oggi. Infatti, il governo dovrebbe trovare in mattinata, sul suo tavolo, la richiesta di nulla osta per la nomina diretta del dott. Gabriele Donati di Rimini all’incarico. Non si procedeva, solitamente, per concorso nella nomina di incarichi chiave come questo?
In ogni caso, questa prevista nomina sta creando malumori all’interno della sanità sammarinese. Non è un mistero che, chiacchierando un po’ con i camici bianchi del reparto medicina, gli stessi avrebbero individuato, fra i consulenti già presenti, una figura che ritenevano perfetta per quel ruolo. Si tratta di un professionista emiliano -spiegano a “microfoni spenti”- “che conosce già benissimo la nostra realtà ed è bene accetto da tutti”.
Perchè non ascoltare i diretti interessati nel conferimento senza concorso di questi incarichi chiave? Già, perchè?
Enrico Lazzari
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