L’Osservatorio della Fauna Selvatica, presieduto e coordinato dal Segretario di Stato per il Territorio, informa che, nella seduta più recente, ha approfondito il tema dei modelli di gestione del lupo a seguito delle numerose segnalazioni pervenute nelle ultime settimane e delle preoccupazioni espresse da parte della cittadinanza. Dall’analisi effettuata è emerso che il monitoraggio realizzato dal Centro Naturalistico Sammarinese risulta puntuale, costante e basato su metodi scientificamente riconosciuti. La presenza del lupo sul territorio è oggetto, da anni, di un’osservazione sistematica da parte dell’Amministrazione, che ne segue l’evoluzione con criteri tecnici in linea con gli standard internazionali. Ad oggi non si registrano aumenti numerici della popolazione di lupi rispetto agli anni precedenti. L’Osservatorio della Fauna Selvatica – composto dal Dirigente dell’UGRAA, dall’esperto designato dalla Federazione Sammarinese Caccia, dal Responsabile del Centro Naturalistico Sammarinese, dal referente delle associazioni ambientalistiche e animalistiche e dal rappresentante dell’Organizzazione degli Agricoltori – invita la popolazione ad adottare comportamenti improntati a prudenza, prevenzione e collaborazione, elementi indispensabili per una gestione equilibrata della fauna selvatica e, in particolare, dei grandi carnivori. Al fine di garantire la massima trasparenza e una corretta conoscenza del fenomeno, verrà avviata una campagna informativa dedicata a:
– stato attuale della presenza del lupo a San Marino;
– modalità di monitoraggio utilizzate dagli organismi tecnici;
– comportamenti corretti da adottare, in particolare per la gestione degli animali domestici e delle situazioni a rischio.
Per migliorare ulteriormente la raccolta dei dati e rendere più tempestiva la risposta sul territorio, l’Osservatorio ha condiviso la necessità di rafforzare gli strumenti di monitoraggio attraverso:
– l’attivazione di un numero di emergenza per segnalazioni immediate di avvistamenti;
– l’incremento delle attività di fototrappolaggio nelle aree sensibili;
– l’utilizzo della tecnica del wolf howling, che prevede l’emissione controllata di ululati artificiali per la localizzazione acustica dei branchi.
Questi strumenti consentiranno una più accurata categorizzazione dei comportamenti e la definizione delle misure di intervento in presenza di eventuali esemplari problematici, con l’applicazione – ove necessario – delle misure previste dall’articolo 7 della Legge 137/2021 – Protezione della Fauna Selvatica, che contempla interventi specifici per: a) la prevenzione di gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca, alle acque e ad altre forme di proprietà; b) la protezione della flora e della fauna selvatica. Le azioni intraprese si collocano in piena continuità con le pratiche dei territori limitrofi, con i quali è attivo un confronto tecnico costante per garantire strategie omogenee ed efficaci nella gestione del grande carnivoro. L’Osservatorio informa inoltre che, in tempi brevi, verrà definito un regolamento specifico per l’installazione di recinzioni protettive destinate alla salvaguardia degli animali allevati dalla predazione del lupo. L’Osservatorio della Fauna Selvatica sottolinea che informazione, comunicazione e dati scientifici costituiscono gli strumenti fondamentali per una gestione equilibrata e sostenibile della fauna selvatica. È altrettanto essenziale che ogni cittadino adotti comportamenti corretti nella gestione degli animali domestici e contribuisca, con senso di responsabilità, a garantire una convivenza sicura e consapevole con il lupo sul territorio della Repubblica.
Comunicato stampa – Segreteria di Stato per il Territorio













