Santi (Md): “A San Marino sta passando tutto con una normalità incredibile. Qui ormai ci siamo abituati ad accettare passivamente 5/600 milioni di debito, ci portano via i fondi pensione, in questi due anni è successo di tutto”
Lunedì i sammarinesi erano stati invitati da Dim a salire sul Pianello alle 9 perché era fissata per quell’ora la commissione finanze in seduta segreta per l’ultima decisione sulla cessione dei crediti Delta. Commissione che è poi stata rimandata al 26 ottobre e che di conseguenza ha fatto decidere agli organizzatori della manifestazione di spostare ora e luogo visto che a quel punto era più logico esprimere il proprio dissenso direttamente sotto alle finestre della sede di Cassa di Risparmio in concomitanza all’assemblea dei soci e al consiglio di amministrazione. E’ dunque probabile che gli slittamen- ti di orario prima dalle 9 alle 10 e poi alle 10,30 abbiano determinato l’im- possibilità per qualcuno di prendervi parte e tuttavia il messaggio è arrivato forte e chiaro: se si svendono gli Npl, l’ultimo tesoretto di San Marino, si svende il tesoro della Repubblica. In piazza poi gli esponenti di Dim hannocolto l’occasione per tornare a parlare alla gente della regia di Confuorti sulle azioni portate avanti negli ultimi due anni a San Marino partendo da quella che è stata definita la ‘madre’ di tutte le operazioni: l’operazione titoli.
A ripercorrerla anche sulla base degli elementi emersi di recente dalla ‘pubblicazione’ della nuova ordinanza di Morsiani ci ha pensato Emanuele Santi di Mdi “Da Banca Centrale Filippo Siotto e Lorenzo Savorelli hanno comprato un titolo da Banca Cis che era stato messo in garanzia da Confuori per un suo debito e con questa liquidità sono stati azzerati i suoi debiti, quelli della sua famiglia, quelli del suo general manager che era la moglie di chi ha fatto l’operazione, ovvero Filippo Siotto. In questo Paese sta passando tutto con una normalità incredibile. Qui ormai ci siamo abituati ad accettare passivamente 5/600 milioni di debito, ci portano via i fondi pensione, in questi due anni è successo di tutto. I soldi con cui si è fatta l’operazione titoli erano quelli dei fondi pensione del secondo pilastro, quelli che ognuno di noi sta versando. Ce lo dobbiamo ricordare. E invece leggiamo che vogliono mettere le mani sui soldi dei fondi pensione, cioè sul frutto del lavoro nostro, dei nostri genitori e nonni. Ora stanno emergendo anche le responsabilità su Asset Banca. Ce la ricordiamo la messa in liquidazione con gli sportelli aperti che praticamente ha fatto saltare una banca? E anche nella nuova ordinanza mi sembra di leggere che c’era un piano preordinato affinché Asset saltasse, in barba ai risparmiatori e alla gente che ci lavorava dentro. E questo si è rivelato un Paese che accetta tutto passivamente. Il Pianello dovrebbe essere pieno ma probabilmente i tempi non sono ancora maturi. Così uomini senza scrupoli hanno portato avanti il proprio piano, tra loro vi è un genio della finanza che faceva il barista a Matera e che a vent’anni è partito alla volta degli Stati Uniti dove ha fatto la sua fortuna che un giorno ci piacerebbe veder spiegata”.
Certo non si può immaginare – come scriveva Rosseau – che il popolo resti continuamente adunato per attendere agli affari pubblici. E tuttavia i tempi sono maturi perché i sammarinesi facciano sentire la propria voce. I ‘nuovi’ timonieri nonostante gli errori già commessi non hanno intenzione di cambiare.
Credit: La RepubblicaSM