“IL POTERE LOGORA CHI NON LO HA”
Eccoci di nuovo qua. Finito il primo round delle Feste Natalizie, attendendo quelle di Capodanno e dell’Epifania, che dovrebbe poi portarsele tutte via, saremo di nuovo immersi nella bagarre politica che si è accesa attorno al Prestito Ponte di 150 milioni di Euro ,il decreto che ci ha relegato in casa durante tutto l’arco delle feste Natalizie che ha fatto abbassare le saracinesche a negozi, bar e ristoranti e chiudere le casette dei mercatini e non ultima quella sul Natale delle Meraviglie per le quali molti contestano il fatto che sono stati gettati al vento soldi che si sarebbero potuti utilizzare altrimenti. Inutile commentare questa boutade quando le critiche sono venute dopo l’introduzione del lockdown e non certo prima quando tutto il paese ha gioito all’annuncio del segretario che confermava l’evento in quanto era consentita la circolazione fra i due stati. Sapere le cose a priori sarebbe certamente tutto più’ semplice. Ma tant’é. Sul Prestito Ponte viene annunciato un referendum abrogativo, prestito che volenti o nolenti si rende estremamente necessario per dare ossigeno al bilancio ereditato dalle precedenti legislature che preoccupa il futuro del paese, mentre sul decreto “chiusura” addirittura una mozione di sfiducia verso un segretario di Stato, che secondo i firmatari sarebbe reo di non essere stato capace di evitare le imposizioni chieste da Roma sulle norme anti-virus. Una mozione che sarà discussa e votata alla fine dell’anno, presentata fuori tempo massimo dopo l’ottimo risultato ottenuto dallo stesso segretario che ci ha riportato dalla zona C a quella A. Una bella dose di fiducia da parte dei presentatori per questa nuova iniziativa, visto il risultato ottenuto da un’altra mozione di sfiducia presentata tempo fa verso un altro Segretario con altre deleghe. Ma la speranza è sempre l’ultima a morire. Come disse Galileo Galilei: ”Provando e riprovando…”, chissà che non sia la volta buona. Per cui il prossimo CGG straordinario vivrà un’altra seduta con interventi fiume sicuramente come sempre tutti ripetitivi sia da parte dei consiglieri dell’accusa che da quelli della difesa, per il sollazzo dei “tifosi” che la seguono per radio. Una bagarre politica, quella che la Repubblica sta vivendo, strascico anche dei risulti delle passate elezioni alimentata dal rododendro di molti protagonisti, ma che purtroppo ancora impedisce l’inizio di un dialogo ed una collaborazione, a parole da tutti auspicato, fra le forze politiche, pur dalle reciproche posizioni, indispensabile in questo difficile periodo che sta vivendo San Marino. Cavalcare la rabbia dei cittadini, o almeno di una parte di loro, se paga in termini di consenso immediato, non paga certo nel tempo per il bene del paese poiché alimenta diatribe e fratture fra coloro che invece dovrebbero trovare punti d’incontro e progetti condivisi per cercare di far risalire la china alla nostra economia e ai settori socio-finanziari. Tutto ciò purtroppo fa venire alla mente una famosa frase di un grande statista entrato nella storia, a differenza dei tanti che non entreranno mai nelle sue pagine: “Il potere logora chi non lo ha”. Resta comunque un fatto indiscutibile: qualunque sia la decisione presa dal CGG sulla mozione, non ci saranno né vinti né vincitore, ma un solo sconfitto: LA REPUBBLICA!
(Paolo Forcellini)