San Marino. Paolo Forcellini: “L’ultimo DCPM di Conte: Fusse che fusse la volta bona”?

L’ultimo DCPM di Conte: Fusse che fusse la volta bona?

Conte?  È il novello Fabio Massimo detto il “Temporeggiatore” o il “Sor Tentenna, personaggio noto del Corriere dei Piccoli? Entrambi! Di continuo ha preso tempo, ha tentennato, per poi decidere sempre il nulla. Durante tutto il “terribilis” pandemico anno che fortunatamente è alla fine ha fatto un passettino alla volta, uno avanti ed uno indietro, e mai risolutivo. Lo ha governato fra mille ripensamenti dimostrando scarso coraggio e determinazione. Certo che stiamo attraversando un periodo tutt’altro che facile infestato da una pandemia che sta causando migliaia e migliaia di morti e contagiando milioni di cittadini di ogni angolo della terra. Una pandemia causata da un virus, di ancora indubbia provenienza, per il quale si sta cercando di trovare un vaccino efficace e sicuro ma che sta creando qualche perplessità in quanto creato frettolosamente dalle case farmaceutiche in gara fra loro ed ancora non ben sperimentato. Sono già’ più di dieci mesi che siamo succubi di questa tragedia sanitaria durante la quale ne abbiamo sentite di cotte e crude. Prima di tutto da una miriade di virologi, molti dei quali ben noti e conosciuti ed altri spuntati improvvisamente dal nulla che, durante i lunghi dibattiti televisivi, hanno dato interpretazioni personali e spesso differenti l’un dall’altra, sulle cause sull’evolversi e su eventuali rimedi dell’epidemia. Come se non bastasse dobbiamo subire il martellamento mediatico che giornalmente ci sgranellano numeri con relativi grafici di coloro che vengono contagiati o che si guariscono oppure purtroppo sono deceduti o sono ricoverati in terapie intensive. Sarebbe interessante sapere se realmente sia stato il covid-19 la causa dei decessi oppure una concausa con altre patologie ben più gravi. Un terrorismo mediatico che trasmette tutti i canali della tv, privata e pubblica, che semina paura in particolare fra la popolazione più a rischio. Ma ciò che indigna di più di tutto ciò, sono i decreti, illustrati in pompa magna con conferenze stampa ad orologeria durante l’ora di maggior ascolto televisivo, per le quali, se la situazione non fosse così tragica, ci sarebbe da ridere pensando di essere su Scherzi a Parte. Un tiramolla senza fine che ha messo sul lastrico decine di migliaia di attività.  Un DCPM alla settimana, oggi si apre, il giorno dopo si chiude; oggi si aprono bar e ristoranti, domani si chiudono ad orari prestabiliti; oggi ci si può spostare da un comune all’altro; il giorno successivo non più. In questa eterna indecisione non sa proprio come muoversi. Ora decide in un modo, ora in un altro a seconda delle reazioni dei cittadini e delle categorie economiche e sociali e non sui dati, veri o presunti. Ogni decreto smentisce il precedente mettendo il premier sulla graticola delle opposizioni e delle Regioni. E purtroppo tutta questa incertezza nel decidere per non decidere condiziona, volenti o nolenti la vita di tutti noi, e da oggi anche le nostre feste Natalizie. Quando si pretende di governare, si governi se si è capaci, in caso contrario ci si faccia da parte. Inutile proseguire in un continuo tentennamento nel tentativo di accontentare tutti per non perdere consensi nei sondaggi, ma che in fondo si finisce poi per scontentare tutti. Si abbia il coraggio una volta per tutte di fare scelte ben decise, inamovibili e durature che piacciano o no ai cittadini,  ma necessarie per la salvaguardia della loro salute. L’ultimo DCPM che “Babbo Conte” ci ha fatto trovare sotto l’albero di Natale sarà tale? Se ciò non fosse si ricordi che l’Epifania il governo potrebbe portar via-

( Paolo Forcellini)-Repubblica-sm