San Marino. Paolo Forcellini: “per un pugno di scontrini – meglio tassare a spanne”

Se volevano fare in modo che con la nuova legge tributaria i cittadini non ci capissero un fico secco, statene pur sicuri ci sono riusciti… eccome se ci sono riusciti.

All’arrivo a casa delle buste paga con le nuove regole su come impostare la nuova dichiarazione dei redditi per il prossimo anno, con l’elenco delle deducibilità, come, dove e quando utilizzare la Smac Card, come riempire i moduli da rispedire alla contabilità e all’iss, tanti cittadini, specialmente coloro che anagraficamente occupano le fasce più alte della vita, sono rimasti talmente terrorizzati tant’è che la notte alcuni di essi non sono riusciti a prendere sonno cercando di capire cosa fosse la No Tax Area (molti, li per li, hanno pensato ad un divieto di sosta per i taxi) mentre altri nel cercare di capire come utilizzare la Smac Card, che non tutti posseggono, come non posseggono la “macchinetta” dove poterla “strisciare” moltissimi operatori economici.

Molti pensionati poi non hanno digerito la differenza fra residenti e non, definendola una decisione razzista che divide ulteriormente i sammarinesi in cittadini di serie A e cittadini di serie B, ed un perpetrarsi della persecuzione verso coloro che vivono oltre Dogana bassa. Chissà poi in quanti staranno studiando nuovi marchingegni e nuovi escamotages per cercare di dedurre il più possibile dalla loro dichiarazione. Quando si tratta di tasse “fatta una legge trovato l’inganno”. E se un aumento e una regolarizzazione per la dichiarazione dei redditi erano necessari, ci sarebbe stato forse un modo migliore più casalingo e più spartano, che lì per lì avrebbe potuto creare qualche rimostranza e molte critiche, ma che alla fine si sarebbe dimostrato più efficace e più accettabile. Quale? Ma quello di tassare a “spanne”. Bastava valutare il tenore di vita del contribuente il parco macchine e gli immobili posseduti, per poterne stabilire con una buona approssimazione l’imponibile.

Forse così in tanti non avrebbero perso qualche nottata di sonno e onorato il nuovo “balzello” alle casse dello Stato con un sorriso sulle labbra e con altro spirito, e non incazzati come sicuramente succederà quando per la futura dichiarazione dei redditi del 2014 avrà bisogno del supporto di qualche commercialista. Tutto ciò con un pizzico di pressapochismo condito con un po’ di satira, per sdram- matizzare la tensioni, le paure e le incertezze creatasi al varo della nuova legge tributaria. Ma talvolta scherzando…

Paolo Forcellini

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