Come non rivolgere il pensiero a quei “fortunati” di via del Voltone, baciati dalla dea bendata che percepiranno ben 300.000 € come premio annuo, e nel contempo come non pensare a quei disgraziati che percepiscono uno stipendio che, se non supportato da quello di un altro familiare, non, li fa arrivare a fine mese pur con le dovute rinunce e sacrifici?
Come non pensare a tutto quel ben di Dio (circa 500.000 milioni delle vecchie lire, circa mezzo miliardo) che annualmente passerà il nostro confine nelle tasche di forensi, mentre molti sammarinesi il confine non lo passano più neppure per la gita fuori “porta” non potendosi più permettere neppure una pizza in riviera?
E cosa pensano i politici, i puritani della politica, quelli che quando sono all’opposizione urlano allo scandalo, per poi fare il verso del pesce quando sono al governo? E i partiti, i movimenti per il cambiamento, per la pulizia, per la trasparenza, per un nuovo modo di governare, per il risparmio, per l’applicazione della spending review?
E se prendessimo per buone le idee di un certo Renzi, il toscanaccio di Palazzo Ghigi, che prospetta un tetto massimo agli stipendi dorati e un tetto minimo per quelli di piombo? Certo che sarebbe una decisione saggia se non facesse prendere voti dal basso per poi perderli dall’alto. Vedremo se ci sarà coerenza politica o adeguamento da potere!
Altro pensiero è andato alla trasmissione The Voice dell’altra sera quando il concorrente, Lorenzo Pagani, dimostratosi peraltro cantante talentuoso, che per aver dichiarato essere un italiano con la residenza a San Marino è stato scherzosamente invitato a ritirarsi dal rappresentante della giuria, che lo ha anche apostrofato con l’epiteto di “evasore”.
Ancora una volta la nostra Repubblica sotto i riflettori della denigrazione. Ancora una volta “sputtanati” dai mass media italiani, senza possibilità di replica. Sarà ora che l’ufficio Legale dello Stato cominci a muoversi perché un vecchio proverbio dice che “chi tace acconsente”.
Paolo Forcellini