“I motivi per un suo viaggio ci sono tutti, soprattutto per riconfermare nella fede le nostre comunita?”.
Sul sito internet riminiduepuntozero.it si apprende che Monsignor Andrea Turazzi, presente in Vaticano alla recente assemblea dei vescovi, venerdi? scorso, durante un convegno svoltosi nella sala del Castello di Domagnano per ricordare e commemorare il quinto anniversario della visita a San Marino di Benedetto XVI, ha rivelato per la piccola Repubblica e il popolo della Serenissima un’importante e bella novita?.
Parlando con Papa Francesco – scrive Serafino Drudi sul blog d’informazione riminese – lo ha invitato a San Marino e il Santo Padre, per cosi? dire, non ha detto ‘no’ anzi s’e? mostrato disponibile. “Pensavo alle difficolta? – ha detto Turazzi – ma vicino a me c’era qualche confratello della Cei che mi ha incoraggiato: ‘Ma in fondo San Marino non e? poi molto lontano da Roma…’ e i motivi per un suo viaggio ci sono tutti; soprattutto riconfermare nella fede le nostre comunita?.” Quindi chissa? che questo invito non venga presto raccolto. Cosi? il Titano dopo la visita di San Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI potrebbe essere visitato anche dal terzo Pontefice in carica, l’argentino Bergoglio.
Questa e? una delle notizie emerse nel corso del convegno di venerdi? scorso che aveva come tema l’eredita? della visita alla diocesi di San Marino Montefeltro di Papa Ratzinger nel giugno del 2011. Ma, come piu? d’un relatore ha sottolineato, si tratta di qualcosa di piu? di un’eredita?. Negri, descrivendo il suo sforzo nel non cedere alla nostalgia per la miriade di ricordi e sollecitazioni di quell’incontro, e? partito dal saluto che Benedetto XVI gli ha fatto salendo sulla scaletta dell’elicottero per tornare in Vaticano: ‘Grazie per avermi regalato una giornata indimenticabile’.
Negri ha detto: ‘Con questo ci aveva detto che noi e lui stavamo compiendo un cammino condiviso fino in fondo non in modo formale: un cammino all’interno di una storia e tradizione che si ripropone nel presente. Il cammino del popolo cristiano che vive il passato non fermandosi nostalgicamente ma come una grande opportunita? per affrontare il presente. Non puo? peraltro, come troppi hanno fatto e fanno, eliminarlo senza un’adeguata considerazione.Un cammino di riscoperta del passato che ridiventava presente”. La Tribuna