San Marino. Paride Andreoli è a Shanghai in Cina. Indiscrezioni su possibili azioni della magistratura per il caso San Marino Giochi

Paride AndreoliParide Andreoli è andato in Cina dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia da parte della magistratura sammarinese e dopo aver rassegnato le dimissioni da Consigliere del Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino.

Alcuni stralci del documento sono stati pubblicati da Giornalesm.com. Per questa pubblicazione l’ex consigliere del Consiglio Grande e Generale, in quota Partito Socialista, ci ha querelato sia per diffamazione (!!!) che per violazione del segreto istruttorio (!!!).

Paride Andreoli avrebbe detto ad amici e parenti che si sarebbe allontanato da San Marino per un tempo indefinito; stante alle numerose testimonianze si sarebbe diretto nella città cinese di Shanghai. ma non sappiamo se questo corrisponda a verità.

Non sappiamo inoltre se Andreoli abbia lasciato San Marino per lavoro, per vacanza o perchè teme un’azione della magistratura.

Nubi basse e tempestose, infatti, si stanno nuovamente abbassando sulla sua figura. Secondo indiscrezioni la magistratura starebbe indagando ancora sull’ex Segretario di Stato – anche se ancora non è stato spiccato l’avviso di garanzia o peggio il mandato di arresto – e precisamente sui suoi rapporti l’ex San Marino Giochi. Per ora sono solo indiscrezioni come lo erano quelle per la questione delle presunte mazzette che secondo l’accusa Andreoli avrebbe preso nel clamoroso caso di corruzione relative all’indagine che riguarda il complesso CENTRO UFFICIO TAVOLUCCI e che ha portato ad un’avviso di garanzia – comunicazione di reato – proprio allo stesso politico.

Al momento il politico socialista ha inoltrato, per mezzo del suo avvocato sammarinese Rossano Fabbri, presso la magistratura sammarinese – Commissario della Legge Morsiani – ben tre querele contro il nostro Direttore ed il Giornalesm.com. Aspettiamoci la quarta per questo articolo: di Andreoli non si può scrivere! Secondo lui.

Noi non ci fermeremo e scriveremo ancora sia su Paride Andreoli sia su tutti quei politici che sono oggetto di indagini da parte della magistratura, indagati o presunti corrotti, presunti colpevoli di aver preso mazzette durante la loro funzione pubblica.

Chi si deve vergognare non dobbiamo essere noi che scriviamo fatti di cronaca, anche sui politici.