San Marino. Partiti sempre più moribondi, nasce il coordinamento dei movimenti libertari

Come abbiamo sottolineato ieri, non c’è un gran interesse rispetto alle elezioni dei Castelli, frutto evidentemente di una palpabile disaffezione rispetto alla politica da parte della gente, schifata da scandali e tutto il resto. Eppure le grandi manovre non si fermano, anzi.

San Marino, Statua della libertàAleggia infatti lo spettro del nuovo avviso di garanzia o dell’arresto eccellente che potrebbe far cadere il governo e precipitare la situazione. Dunque?

Dunque c’è chi si sta posizionando o riposizionando con l’ambizione di ridisegnare una cartina politica, oggi “stracciata” dalle indagini della magistratura. Partiamo dal centrodestra, lo chiamiamo così per sintetizzare ed a mero uso giornalistico.

Indiscrezioni danno già un nome al nascituro soggetto politico, che potrebbe diventare la “Federazione dei movimenti libertari”. Si parla di numeri pesanti, circa 1500 voti. Dovrebbero far parte di questa “Federazione” il Movimento Per San Marino, San Marino 3.0, Arengo & Libertà, I Moderati e alcune persone che già fanno parte del movimento “Bisogna muoversi”. Si vocifera anche di qualche scontento di Dc, Ns e Psd.

Anche nell’altra parte dell’emiciclo ci sarebbero grandi manovre, da parte di chi avrebbe l’ambizione di fondare un nuovo centrosinistra, anche qui ci scusiamo per la “sintesi” giornalistica. Avvistati in un noto Bar di Città il prof. Bindi, Rossini, Lazzari… si parla di abboccamenti con Ghironzi, Masi. Insomma l’obiettivo sarebbe quello di rifondare la sinistra sammarinese, meglio ancora di riunire le teste pensanti della Repubblica e metterle a disposizione del Paese.

Chi vivrà vedrà, anche perché a San Marino, parlare di nomi e coalizioni se non si è almeno a un mese dalle elezioni, ha il sapore del calciomercato estivo. La certezza però è una: i partiti stanno pian piano sempre più perdendo la propria centralità, autorevolezza e soprattutto consenso. Ma non sembrano accorgersene.

La Tribuna