Il Partito Socialista prende atto con profonda preoccupazione dei recenti accadimenti inerenti alla questione finanziaria e bancaria che stanno costantemente montando reazioni da parte di esponenti politici della Repubblica Italiana.
Nonostante l’ultima sessione del Consiglio Grande e Generale abbia evidenziato un’infinità di anomalie democratiche proprie dell’attuale politica governativa, la governance di Banca Centrale e alcuni esponenti di governo di San Marino non sembrano neppure essersi posti delle domande. Basti pensare che il governo abbia letto atti coperti da segreto di ufficio di Banca Centrale in Consiglio Grande e Generale al fine di evitare proprio una crisi di governo conclamata.
I recenti accadimenti afferenti al settore finanziario sammarinese hanno fatto sorgere dubbi non solo ai sammarinesi, ma anche alla vicina Italia fino a raggiungere Barcellona con un articolo apparso su La Vanguardia in data 3 luglio 2017.
Tuttavia, il Partito Socialista prende atto che alcune componenti della maggioranza sembra stiano cominciando a porsi delle domande su questioni inaccettabili, riferibili al settore turistico e soprattutto al settore finanziario.
Il settore turistico è stato letteralmente abbandonato a se stesso senza nemmeno tentare un confronto costruttivo e propositivo nell’ottica di confrontarsi su riforme volte al rilancio del turismo.
Il settore finanziario è stato gestito con un approccio a dir poco agghiacciante: commissariamenti straordinari condotti senza motivazioni, sospensioni di pagamenti disposti dopo mesi di deflussi di denaro, un direttore generale di Banca Centrale che si definisce sceriffo della legge, procedure di revisione degli attivi pagate fior di quattrini con dati vecchi di oltre un anno, relazioni di rilancio del settore copiate dalle passate e attribuite a consulenti di caratura internazionale e a Banca Centrale, decreti emessi e revisionati in continuazione, etc…
Considerando quanto sopra, il Partito Socialista non può che condividere le preoccupazioni espresse da Civico 10, specialmente nei confronti di alcuni esponenti governativi.
Il Partito Socialista rimarca e condivide l’esigenza di avviare un dialogo responsabile con tutte le rappresentanze del Paese per cercare di recuperare le situazioni di estrema gravità e di urgenza. A tal proposito, sorgono dubbi in merito al team di consulenti super-internazionali (a maggioranza rigorosamente non sammarinese) e sui super compensi indicati dal governo che dovrebbero tenere i rapporti con Banca Centrale. Si spera che non sia un altro colpo sparato dal prode sceriffo generale di Banca Centrale per tentare di “commissariare” anche il governo poiché si sa che un commissariamento al giorno toglie il governo di torno. Fuor di satira, se tale dubbio risultasse vero sarebbe il de profundis della democrazia e della libertà di San Marino.
Care concittadine e cari concittadini, la speranza ricade sempre nei giovani liberi della maggioranza che possano esercitare liberamente un’azione politica volta all’interesse reale del Paese.
Ufficio Stampa Partito Socialista
San Marino il 06.07.2017