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  • San Marino. PARTITO SOCIALISTA: Intervista ad Augusto Casali, già consigliere del Consiglio Grande e Generale, Segretario di Stato e segretario di partito

    D: Casali, per quale motivo ha scelto di candidarsi alle prossime Elezioni?
    R: Perché mi è stato espressamente chiesto in un momento particolare della vita dei Socialisti, in cui abbiamo scongiurato la chiusura del Partito Socialista e salvato il patrimonio storico di cui è depositario, e proprio per questo era necessario un segno di riconoscibilità dopo la rinuncia alla candidatura del nostro Presidente Antonio Lazzaro Volpinari, da cui tutto è partito.

    D: E’ soddisfatto di quanto fatto fino ad oggi?
    R: Guardi, sono soddisfatto perché il Partito ha fatto pulizia al suo interno. I personaggi che avevano portato il Partito alla sua agonia non ci sono più. Siamo ripartiti praticamente da zero e per fare questo è stata necessaria tanta passione ed attaccamento alla storia del Socialismo Sammarinese. Tanto è vero che ora abbiamo potuto coniare uno slogan che di questi tempi è tutto un programma: Onestà e Esperienza! Di cui, mi pare, il Paese abbia un tantino bisogno.

    D: Come si sente in coabitazione con Libera, Partito piuttosto composito?
    R: Intanto diciamo che l’incontro con Libera è stato molto naturale, perché è nato sulle convergenze e sui problemi concreti, in particolare sullo stato della sanità sammarinese e in tempi in cui di elezioni ancora non si parlava. Poi abbiamo deciso di stipulare un accordo al fine di presentarci all’appuntamento elettorale in un’unica lista. Devo dire che l’incontro sta funzionando molto bene. Non ci siamo sentiti per nulla ospiti di un Partito attualmente tra i più rappresentativi: Noi apprezziamo l’entusiasmo, la vitalità, l’iniziativa dei giovani di Libera e Libera sta rispettando la nostra storia. Mi pare una miscela vincente, ma non lo dico per scaramanzia.

    D: Uno dei temi più dibattuto riguarda la Sanità. Come la pensa lei?
    R: Lo stato della Sanità Sammarinese preoccupa da tempo sia il Partito Socialista che Libera, ed io penso che sia necessaria discontinuità rispetto al passato se vogliamo salvare forse il bene più prezioso per ogni sammarinese. Occorrerà rivoluzionare il sistema e ripensarlo per le esigenze reali di una popolazione di 34.000 abitanti, mettendo al vertice professionisti sammarinesi o comunque medici che hanno lavorato a San Marino per decine di anni e conoscono bene la situazione della sanità sammarinese. Con le persone giuste al posto giusto vedrete che molte cose si sistemeranno.

    D: La Segreteria di Stato per la Sanità vi accusa di bistrattare il personale sanitario…
    R: Sì, ho letto e trovo imbarazzanti le argomentazioni addotte. Ma questa gente non parla con i sammarinesi che frequentano farmacie e ambulatori? Non vedono le code che ci sono ovunque? Non sanno che parlare con un medico non è una cosa semplice? Per tacere dei tempi di attesa per visite e interventi? E trovo meschino che medici e infermieri vengano usati come scudi umani per nascondere la propria incapacità. Noi possiamo solo ringraziare medici e infermieri che sono rimasti in prima linea a sostenere il sistema sanitario sammarinese, nonostante questi vertici politici e dirigenti con contratti da nababbi. Basta, lo dicono i sammarinesi, semmai! Basta con la politica nella Sanità!

    D: E dell’Accordo con l’Unione Europea, cosa ne pensa?
    R: Se avessi avuto l’opportunità di poterlo leggere potrei rispondere con cognizione di causa, invece siamo alla vigilia delle Elezioni Politiche Generali e ancora nulla è stato reso pubblico e, forse, solo pochi privilegiati conoscono il contenuto conclusivo del negoziato con L’U.E. La posizione del Partito Socialista credo sia ormai arcinota: l’Accordo potrebbe essere una opportunità positiva per il nostro Paese, ma occorre capire che cosa nello stesso ci sia effettivamente scritto, affinchè non si corra il rischio di far divenire la nostra Repubblica una semplice noce nel sacco. Quindi, prima di fornire un giudizio definitivo, il Partito Socialista vuole vedere che cosa è stato scritto nei documenti ufficiali e ritiene che l’ultima parola dovrebbe essere riservata agli elettori, attraverso un Referendum, poiché si tratta di una materia i cui effetti, se applicati, ricadranno, in positivo o in negativo, su tutti i
    sammarinesi indistintamente.

    D: Esponenti di Libera parlano apertamente di alternativa alla D.C., Lei cosa ne pensa?
    R. Si è scelto di attendere il responso elettorale, perciò vediamo che cosa dicono i numeri dopo il 9 giugno. Personalmente penso che questo Paese non debba affidarsi ad improvvisazioni, anche se, per certi versi, comprensibili, e che si debba attenere al realismo. Credo che le forze politiche più rappresentative dovrebbero trovare punti d’incontro sulla base di una pari dignità che eviterebbe dannose egemonie di fatto, così come dimostra il recente passato. Viceversa, tutto sarà possibile. Tutto dipenderà dal grado di consapevolezza delle varie forze politiche più rappresentative.

    D: E per lei che cosa potrebbe cambiare nel prossimo futuro?
    R: Poco o nulla. Vorrei ricordare che ai tempi del mio incarico quale Segretario di Stato per gli Affari Esteri, continuavo a fare le commedie dialettali per la Festa di Sant’Agata, quindi… Però penso che un poco di esperienza sia sempre utile, i fatti lo hanno dimostrato, e il Partito Socialista di esperienza ne ha tanta da mettere in campo. E pensare che c’è stato chi, questo patrimonio, avrebbe voluto venderlo a poco prezzo al primo offerente. Comunque, se dopo la tornata elettorale il Partito Socialista confermerà la sua presenza nel Consiglio Grande e Generale, sarò l’uomo più soddisfatto di questo mondo!