San Marino. Partito Socialista. Referendum: “Abbiamo fatto un altro giro di giostra!”

Il clima che aleggiava attorno alla proposta di Referendum agevolata dal Partito Socialista era palpabile già da tempo, infatti, le posizioni in campo erano ben definite: da una parte la chiara richiesta dei cittadini sammarinesi che chiedevano di contare con il proprio voto rispetto all’Accordo di associazione all’U.E., dall’altra il Governo, il quale, con atteggiamento muscolare ed autoritario, ha sempre respinto l’idea di sottoporre alla volontà degli elettori l’esito del negoziato, evidentemente ritenuto troppo pericoloso per chi in questi anni ha gestito la trattativa con l’U.E. maldestramente, tenendo rigorosamente all’oscuro i Cittadini della Repubblica di San Marino.

Ancor più esplicito il clima è divenuto quando il Collegio dei Garanti della Costituzionalità delle norme ha sentenziato sulla prima richiesta di Referendum avanzata da “I capi famiglia” nel settembre scorso, infatti, è da subito emerso   l’atteggiamento formale ed intransigente del Collegio Garante e non certo quello del “miglior favore” che dovrebbe facilitare il ricorso alla democrazia diretta.

Nel caso della sentenza del 27 ottobre 2025 N.6, dichiarata irricevibile dal Collegio Garante, se possibile, la postura si è rivelata ancor più rigida. In pratica l’irricevibilità deriva dalla mancanza del numero della sezione in cui l’elettore firmatario vota, che è particolare assolutamente secondario, anche perché il numero della sezione viene assegnato d’ufficio ed è impresso sul certificato elettorale, ma che, secondo la sentenza, “la conoscenza da parte del sottoscrittore della propria lista elettorale comprova la partecipazione attiva alla vita politica della Repubblica….” Tale tesi appare una forzatura grave e pregiudizievole anche per il futuro, in quanto ogni cittadino è libero di partecipare o meno attivamente alla vita politica della Repubblica, così come è libero o meno di manifestare interesse per la presentazione di un quesito referendario specifico. In definitiva, senza scendere in altri interessanti particolari e tralasciando i ritardi del Collegio dei Garanti rispetto alle tassative tempistiche previste per legge, che saranno oggetto di opportune analisi, la valutazione complessiva sull’intera sentenza, che ovviamente va rispettata ma che può anche essere commentata, è dal punto di vista del Partito Socialista negativa per la democrazia del nostro Paese, in quanto nega ai cittadini sammarinesi la possibilità di esercitare la democrazia diretta su di un tema di vitale importanza per il futuro del Paese. Ci troviamo di fronte ad una sentenza che ha dato sfoggio di notevole creatività, invadendo, a volte, campi contigui alla politica, mentre sul piano del diritto lascia a desiderare per eccessiva discrezionalità.

La valutazione politica complessiva che emerge da tutta questa situazione, indiscutibilmente mette in mostra il fatto che non si vuole che i cittadini votino e si esprimano sull’Accordo di Associazione. Evidentemente c’è la consapevolezza di non avere lavorato in sintonia con la cittadinanza e che le defezioni, anche all’interno dei partiti di maggioranza, sarebbero tante se i cittadini avessero la possibilità di esprimersi attraverso il Referendum. Non si spiega altrimenti per quale motivo la maggioranza eviti in tutti i modi il Referendum se avesse davvero la ferma convinzione di aver operato bene, nell’interesse della Repubblica di San Marino.

Ora, con la convinzione di aver fatto tutto ciò che era in nostro potere fino ad oggi e di aver operato perché gli elettori fossero protagonisti e non zavorra, come invece ritengono nei piani alti, occorre voltare pagina, analizzare con attenzione le varie opportunità, tra le quali il ricorso alla CEDU e a nuove iniziative, di cui terremo aggiornati tutti i cittadini.

Il nostro sincero e sentito ringraziamento va a quei sammarinesi che, senza distinzione di credo politico, hanno avuto il coraggio, con senso di attaccamento al Paese, di apporre la propria firma sulla richiesta di Referendum sull’Accordo di associazione all’U.E. , ai quali chiediamo di rimanere informati sugli sviluppi futuri.

San Marino, 29 ottobre 2025

L’UFFICIO STAMPA Partito Socialista