San Marino. Passaggio di Asset in Carisp, l’avv. Stefano Pagliai annuncia “azioni dinanzi all’Autorità Giudiziaria sia in sede civile che in sede penale”

Abbiamo contattato l’avv. Stefano Pagliai, difensore di molti correntisti Asset Banca, che aveva inviato una richiesta di chiarimenti molto articolata a Cassa di Risparmio, ai liquidatori di Asset Banca e, per l’appunto, a Banca Centrale.

Avvocato dopo che le è pervenuta la risposta di Banca Centrale possiamo dare qualche risposta in più ai correntisti di Asset Banca che stanno affrontando problemi nel passaggio da Asset a Cassa?

“Per conto di diversi assistiti abbiamo tentato – in un’ ottica dialogante – di ottenere risposte chiare per i molti aspetti problematici che stanno interessando i correntisti: dall’obbligo di sottoscrivere l’obbligazione al di sopra della soglia di 50.000 euro all’impossibilità di movimentare il portafoglio titoli, dal trattamento che sarà riservata ai titolari di contratto di mutuo alla sorte degli assegni versati presso Asset Banca ma non incassati e rimasti in una sorta di limbo a seguito della liquidazione coatta. Chiedevamo, perché potesse essere di aiuto a tutti gli interessati, delle risposte operative e pratiche. Quel che molti correntisti hanno riscontrato, infatti, è una grande confusione nelle risposte ai loro quesiti ed ai loro problemi. L’unico soggetto che, ad oggi, ci ha degnato di una risposta è stata Banca Centrale”.

La risposta vi soddisfa?

“Posso dire che siamo parzialmente soddisfatti: Banca Centrale che ci ha comunicato che si attiverà per porre in essere i necessari approfondimenti ispettivi rispetto alle problematiche che abbiamo segnalato. Già il fatto che l’organo di vigilanza ci abbia confermato la necessità di approfondimenti è un segnale importante ed una risposta a chi in queste settimane ha sostenuto che tutto sta andando liscio come l’olio e che le procedure di passaggio stanno procedendo speditamente e senza intoppi”.

Cos’è allora che vi lascia insoddisfatti?

“Mi lascia insoddisfatto che mentre l’organo di vigilanza ci ha correttamente e tempestivamente fornito un riscontro, i commissari Asset e, soprattutto, Cassa di Risparmio, almeno allo stato, non ci hanno fornito indicazioni a quelli che riteniamo siano dubbi e perplessità operative più che legittime e per i quali ancora non vi sono risposte”.

Cosa farete allora?

“Preso atto che del silenzio non potremo che procedere, come peraltro ci suggerisce la stessa Banca Centrale, con le azioni dinanzi all’Autorità Giudiziaria sia in sede civile che in sede penale. Molti sono i correntisti che in queste ore stanno letteralmente ‘scalpitando’ per depositare denunce e richieste di danni. Come legali abbiamo inizialmente suggerito, come accennavo, un atteggiamento più dialogante ma evidentemente, siccome per dialogare bisogna essere almeno in due ed il nostro interlocutore pare negarsi, non potremo che rinviare la risoluzione delle questioni alle aule di Giustizia”.