San Marino. PDCS. San Marino, la ripresa c’è: ora avanti con lo sviluppo

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PDCS: “Chi come noi ha saputo mettersi all’ascolto dei bisogni delle persone, delle famiglie, delle imprese, ridando credibilità internazionale a San Marino, si candida ad aprire una fase nuova e di più deciso sviluppo”. —
In campagna elettorale alcuni partiti, abituati a cavalcare il malcontento per raccattare qualche voto di protesta in più, dicono bugie. Ad esempio quella secondo cui saremmo in “crescita zero”: è una bufala la cui falsità tutti i cittadini possono facilmente constatare.

I dati ufficiali parlano chiaro:

Mentre nel 2011 (ultimo anno della scorsa legislatura) si era segnata una flessione dell’andamento (cioè della variazione percentuale) del Prodotto Interno Lordo con -9.50 punti percentuali rispetto al 2010, durante questa legislatura, questa variazione è migliorata e già nel 2015 è ritornata ad essere in territorio positivo.

Per il 2015 e 2016, secondo le stime dell’FMI* cioè quelle di riferimento per tutti i Paesi della comunità internazionale la stima di crescita del 2015 è di +1.0%, e quella del 2016 è di un ulteriore +1.1%. In cifre assolute, si tratta di un aumento del prodotto interno lordo nominale di circa 30 milioni di euro, arrivando così a 1 miliardo e 438,8 milioni di euro.

Sempre secondo i dati statistici ufficiali, è aumentato del 7.6% in quattro anni il reddito medio annuale delle famiglie sammarinesi: alla fine del 2011 era di 38.753 euro, alla fine del 2015 è passato a 41.715 euro.

L’ultima “Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi”, anno di riferimento 2015, pubblicato nel giugno scorso, dice che “l’atteggiamento di sfiducia sta lentamente migliorando”, “i consumi sono aumentati”, “tra i capifamiglia che lavorano 7 su 10 si dichiarano soddisfatti della propria attività lavorativa”.

Il numero dei lavoratori dipendenti è cresciuto in modo significativo negli ultimi 12 mesi. A settembre 2015 erano 18422 (privato + pubblico allargato), nel settembre 2016 sono passati a 18761, un aumento di 339 unità.

La forza lavoro complessiva è cresciuta di 205 persone (+0.9%), secondo l’ultimo Bollettino di Statistica. I disoccupati totali sono diminuiti di 91 unità.

I segnali di crescita del reddito medio, delle aziende manifatturiere, del PIL, dell’occupazione, del turismo – commenta il PDCS – sono ancora più significativi se si considera che San Marino è l’unico paese al mondo che in tempo di crisi è riuscito a riportare il bilancio in pareggio, senza penalizzare il sistema Paese. Sono segnali che ci invitano ad andare avanti, proponendo per la prossima legislatura, a partire da subito dopo le elezioni, interventi specifici e condivisi che favoriscano una più forte ripresa. Chi come noi ha saputo mettersi all’ascolto dei bisogni delle persone, delle famiglie, delle imprese, ridando credibilità internazionale a San Marino, si candida ad aprire una fase nuova di più deciso sviluppo, orientata anche al sostegno di chi intende investire energie verso quei modelli di business che portano valore aggiunto in termini di innovazione e specializzazione. Abbiamo la convinzione e le competenze per farlo. Fuori da questo ambito, ci sono solo avventure a rischio per il Paese.

*Fondo Monetario Internazionale, fonte: IMF Country Report No. 16/111

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