A monte delle dimissioni del Comitato esecutivo dell”Iss “non c”e” un problema di indirizzi politici e scelte, la difficolta” e” piu” nel rapporto interno della dirigenza con i medici e il personale dell”ospedale”. Da via delle Scalette, nel corso di un incontro con i cronisti, i vertici del Pdcs affrontano il tema caldo delle dimissioni in capo all”Istituto per la sicurezza sociale. Il segretario Marco Gatti, insieme al capogruppo Luigi Mazza, al presidente Antonio Ceccoli e al consigliere Luca Beccari, rimanda al mittente le accuse giunte da una parte dell”opposizione rispetto a eventuali responsabilita” politiche. Il Pdcs fa cosi” scudo sul segretario Mussoni e individua piuttosto nei rapporti logorati tra dirigenza e personale Iss la necessita” di un cambiamento al vertice. “Una realta” piccola come la nostra- spiega Gatti- non e” come quella di un”Area vasta dove i rapporti sono piu” indiretti e il direttore Caruso non e” riuscita ad instaurare un rapporto piu” diretto”. Le dimissioni “non sono quindi un fallimento della politica e della sanita””, ribadisce Mazza. “Non per difendere segretario di Stato, governo o comitato, e” l”assetto del nostro ospedale che giustifica questo passaggio”. Il capogruppo elenca i progetti condotti dall”attuale dirigenza: la riorganizzazione delle cure primarie, l”ampliamento della specialistica, le nuove sale operatorie. “Non sono le dimissioni di Bianca Caruso un attacco alle scelte politiche sanitarie fatte in questi anni- ribadisce- se tutto cio” e” stato fatto, perche” allora c”e” del malumore?”, si chiede. Errori ce ne sono stati, ammette. “Forse i modi non sono stati i migliori, lo scontro tra direzione e medici non ha aiutato- va avanti- certe uscite poi sono state sbagliate, e” stato un cumulo di situazioni che ha pesato sull”aver preso atto che un percorso e” giunto al termine”.
Per Beccari si era creata una dinamica di scontro quotidiano tra Comitato esecutivo e personale: “Se passa il tempo ma la conflittualita” aumenta e interessa anche organismi paralleli come la Consulta, allora c”e” un problema e non riconoscerlo sarebbe stato irresponsabile”. Ora la palla passa al congresso di Stato che, per il Pdcs, deve “adempiere agli impegni che ha chiesto anche la Commissione consiliare e iniziare da subito una valutazione nell”interesse dell”Iss”. Infine Beccari lancia un monito al Paese: “Ci sono scelte che incidono- manda a dire- le eccellenze si attirano a determinate condizioni, in questo settore pesano le scelte sulla libera professione e sulle retribuzioni”. In definitiva, “non pensiamo- conclude- che il problema di un”ottima sanita” sia un direttore esecutivo o un segretario, e” un problema di scelte, alcune di governo e maggioranza, altre della stessa cittadinanza, nel caso dei referendum”. (Cri/Dire)